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Economia | 18 novembre 2024, 11:48

La due giorni albese di Confindustria Cuneo: "Cultura d’impresa: fattore imprescindibile per creare ulteriore valore"

È il messaggio emerso dai 28 incontri del "Made in Fest", l’evento che l'Unione industriale della provincia ha organizzato nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e a cui hanno assistito quasi mille persone

Giuliana Cirio, direttrice generale di Confindustria Cuneo

Giuliana Cirio, direttrice generale di Confindustria Cuneo

La cultura d’impresa cuneese ha incontrato la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba con la seconda edizione del Made in Fest, una due giorni di appuntamenti ricca di spunti per i quasi mille spettatori intervenuti ai 28 momenti di confronto in calendario per approfondire i temi trattati dall’house organ di Confindustria Cuneo.

Sabato 16 e domenica 17 novembre, nel salottino di piazza Michele Ferrero, ad Alba, promosso dagli industriali cuneesi nell’ambito della Settimana Nazionale della Cultura d’Impresa, il tessuto produttivo provinciale si è presentato nelle sue numerose sfaccettature.

Partendo dallo spunto fornito dalle monografie di aziende e imprenditori, sono stati intervistati (in ordine cronologico): Giuseppe Braida (fondatore Nutkao), Marco Brandani (amministratore delegato Maina Panettoni), Francesco Navello (responsabile Vendite Navello Serramenti), Aldo Maria e Giancarlo Scarzello (titolari Gemini Project), Giancesare Drocco (direttore generale Abet Laminati), Gianfranco Toso (amministratore delegato Toso), Bruno Ceretto (titolare Ceretto Aziende Vitivinicole), Franco Arese (imprenditore Karhu ed ex atleta), Filippo Blengini (direttore tecnico Saisef), Guido Sartirano (amministratore Sartirano Figli Cantine e Vigneti), Mauro Sarotto (amministratore delegato Sarotto Group), Riccardo Sauvaigne (direttore Marketing e Innovazione Eurostampa), Fulvio Marino (imprenditore, panificatore e conduttore tv), Giovanni Battista Mantelli (brand ambassador Venchi) e Vera e Stefano Vigolungo (amministratori E. Vigolungo).

Il programma degli incontri è stato arricchito dagli interventi istituzionali di: Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e Roberto Cavallo, assessore comunale di Alba - ai quali è spettato il compito di inaugurare la rassegna -; Alberto Gatto, primo cittadino albese; il presidente della Provincia di Cuneo e sindaco di Mondovì Luca Robaldo; il presidente della Fondazione Crc Mauro Gola; Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba; Luca Crosetto e Patrizia Mellano, rispettivamente presidente e segretario generale della Camera di Commercio di Cuneo, ente che ha sostenuto la manifestazione.

Un doveroso spazio è stato riservato agli esponenti del mondo culturale tout court, con le interviste all’editore Nino Aragno; a Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese e presidente della Sezione Cultura ed Eventi di Confindustria Cuneo; alla scrittrice e giornalista enogastronomica Paola Gula; al docente e storico Gianni Oliva e al fotografo Andrea Migliore, intervenuto per parlare del volume fotografico “I volti dell’Ance”.

La chiusura della manifestazione è stata affidata al racconto del presidente della Ferrero Bartolomeo Salomone che, in dialogo con il direttore generale di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, ha ripercorso le tappe che lo hanno portato a ricoprire ruoli apicali all’interno del colosso dolciario albese.

Il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, intervenuto per presentare il volume “L’industria che eccelle” e per raccontare i momenti salienti della sua carriera imprenditoriale, commenta con soddisfazione: «Nel corso di queste due giornate di incontri tutti noi abbiamo avuto modo di imparare qualcosa di nuovo sul modo di fare impresa nella nostra provincia. Iniziative del genere meritano di essere ripetute con maggiore frequenza, toccando tutte le aree del Cuneese».

Altrettanto positiva la valutazione del direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio: «Questi appuntamenti ci restituiscono una fotografia perfetta della realtà multiforme cuneese, sempre più caratterizzata dalla presenza di competenze diverse, ma complementari. La cultura è ormai un fattore imprescindibile per qualsiasi imprenditore che voglia definirsi tale e abbia l’obiettivo di creare ulteriore valore per il territorio».

C. S.

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