Giovedì scorso, davanti alla scuola primaria Umberto Sacco di Alba, all’uscita pomeridiana, si è tenuta una sperimentazione per trasformare, per qualche ora, l’area antistante l’istituto in una strada scolastica più sicura e accogliente per gli studenti e le loro famiglie.
Questa iniziativa, organizzata dal Comune di Alba, ha comportato la chiusura temporanea di via Vuillermin, dando la possibilità ai bambini, agli insegnanti e ai genitori di vivere lo spazio in modo diverso, tra attività e giochi.
La sperimentazione aveva l’obiettivo di coinvolgere i cittadini e farli riflettere su come lo spazio pubblico possa essere vissuto diversamente e per testare insieme alla comunità nuove soluzioni, favorendo una progettazione condivisa. Il Comune ha coinvolto attivamente la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo della Moretta, rivolgendosi a insegnanti, genitori e studenti per raccogliere proposte e idee.
L’iniziativa è parte di un più ampio disegno di mobilità sostenibile, finanziato tramite un bando regionale del 2023 e candidato dalla precedente Amministrazione, che promuoveva progetti di ciclabilità, mobilità attiva e la sicurezza delle aree urbane. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 110 mila euro per lavori, rappresenta un passo concreto verso una città più sicura e sostenibile e comprende diversi interventi, come la creazione di nuove corsie ciclabili, la manutenzione della segnaletica dei percorsi ciclabili esistenti e la realizzazione di strade a prevalenza ciclistica con velocità veicolare ridotta.
Dopo il successo della sperimentazione, il passaggio successivo sarà quello di intervenire per rimodulare i marciapiedi e migliorare i percorsi di accesso alla scuola con l’obiettivo di lasciare più spazio ai pedoni, perché possano muoversi più liberamente e in maggiore sicurezza.
L’assessore alle Opere pubbliche e alla Mobilità Edoardo Fenocchio: “La sperimentazione è stata un successo – conferma -, l’adesione è stata alta ed è stata apprezzata da tutti, soprattutto dai bambini che hanno potuto giocare in uno spazio, la strada, finora a disposizione solo delle auto. Ringrazio l’Istituto scolastico, gli Uffici comunali delle ripartizioni Opere pubbliche e della Polizia municipale e il Comitato di quartiere per aver partecipato attivamente. Come Amministrazione crediamo fermamente che il coinvolgimento attivo della popolazione – e questo è stato un primo importante esempio - sia elemento strategico su interventi che vogliono rendere reali uno spazio pubblico ed una mobilità in cui davvero mettiamo al centro la persona”.