Curiosità - 18 novembre 2024, 07:43

La Castagna Granda di Monteu Roero ha fatto la “manicure”

Il monumentale albero è stato oggetto di cure per la sua salvaguardia. Interventi di potatura, cippatura e compattamento del suolo. Posizionato uno staccato per proteggere le radici

La Castagna Granda

Nei giorni scorsi si è concluso un importante intervento di cura e salvaguardia di uno dei simboli iconici del Roero: la Castagna Granda di Monteu Roero.

L’imponente albero soffriva da qualche tempo ed è stato affidato alle cure di una squadra di arboricoltori, che si sono occupati della sua 'salute' con l’attenzione e il rispetto che si deve ad una 'signora' anzianotta, ma di grande fascino e carisma.

La 'Castagna Granda' è infatti un albero davvero imponente che si stima abbia un’età vicina ai 400 anni. La sua circonferenza alla base del tronco è di 14,70 m, mentre a petto d’uomo misura 10,50, per un’altezza intorno ai 12 metri. È stato inserito e catalogato nel volume “Alberi monumentali del Piemonte” ed è una delle piante più antiche della nostra regione.

Per arrivarci, partendo dal centro di Monteu Roero, bisogna seguire le indicazioni palinate del 'Sentiero della Castagna Granda', oltrepassare lo scenografico Ponte sulle Rocche, raggiungere località Avaj in direzione della frazione San Grato, e discendere fino ad una radura, nella quale in compagnia di altri esemplari di notevoli dimensioni, si trova questo colosso dal tronco conico e rugoso.

La Castagna Granda si trova nella proprietà dell’azienda agricola “Ottavo Sapore” della famiglia Griseri-Dellavalle, che ha partecipato ad un bando della Regione Piemonte indirizzato agli interventi di tutela degli alberi secolari e ottenuto un contributo per le cure necessarie. Elettra Griseri spiega: “L’albero, come i suoi fratelli, produce tuttora ottime castagne della varietà autoctona 'Canalina' o 'della Madonna', frutti precoci, che vanno a maturazione nei primi giorni di settembre. Oltre alle potature e ai consolidamenti del tronco, abbiamo creato un percorso nel sentiero che impedisce ai mezzi agricoli il passaggio sul terreno circostante, proteggendo così l’apparato radicale”.

Ad operare sul campo, o meglio, 'per aria' sono stati Massimo Rocca, Giacomo (Jack) Canato, Renato Giachero, Simone Chicco e Diego Rocca, alcuni di loro arboricoltori certificati ETW (European Tree Worker)

Puntualizza il canalese Jack Canato, portavoce di quella che è a tutti gli effetti una “squadra” di professionisti preparati: “Gli interventi di cura su questa bellissima pianta sono stati progettati dal Dott. Forestale Daniele Pecollo e confermati dalla Regione Piemonte. Abbiamo effettuato una leggera potatura con rimonda del secco 'in tree climbing' e installato dei consolidamenti arborei per diminuire il rischio di cedimento di diverse branche, con importanti difetti strutturali. Per diminuire il compattamento del suolo sotto la chioma, abbiamo creato una zona di rispetto per impedire il passaggio di mezzi agricoli vicino al tronco e aggiunto del cippato di legno al suolo, per diminuire il compattamento causato dalle persone in visita. Inoltre abbiamo riempito la cavità del tronco con materiale organico per favorire la creazione e l’accrescimento di radici interne, già presenti nel tronco”.

Jack ha una grande passione, è uno di quelli che lavorano su grandi alberi appeso alle corde, come uno scalatore in parete: “In natura gli alberi non hanno bisogno dell’Uomo per stare bene, noi interveniamo per far convivere l’Uomo con gli alberi in ambienti antropizzati. Detto questo, i castagneti del Roero, spesso abbandonati, avrebbero bisogno di essere recuperati con corrette potature e gestione del sottobosco e delle piante spontanee, per ritrovare la cultura e le tradizioni dietro a questi alberi secolari. La Regione Piemonte sta definendo un bando con finanziamenti per privati e non, per la valorizzazione di questi castagneti”.

È un bene che questi grandi alberi vengano 'curati' da squadre di professionisti, con esperienze importanti. Jack e soci stanno aspettando il via della Regione per le cure arboricolturali sulla Zelkova monumentale di Bra e sull’olmo monumentale di Ormea.

Ed è altrettanto importante che i proprietari dei terreni abbiano la sensibilità per salvaguardare e curare gli alberi monumentali presenti nelle loro proprietà.

L’azienda agricola “Ottavo sapore” si occupa di noccioleti, castagne e di zafferano, altra coltura in espansione nel Roero. In occasione del prossimo evento “A Sant Andreja, l’invern … e ra trifura muntu ‘n careja” in programma a fine mese a Monteu Roero, riceveranno sicuramente la visita di Tiziano Fratus, massimo esperto di piante monumentali in Italia.

Sentiremo il suo parere sulla salute della vecchia … pardon … anziana Castagna Granda di Monteu Roero. Una signora che si è fatta fare una bella 'manicure' da estetisti 'alternativi'.

Silvano Bertaina