Max Caramazza, 52enne cuneese molto conosciuto, da sempre utilizza i social per raccontare la sua malattia e anche per denunciare le mille storture e le mille ingiustizie che le persone disabili devono subire e affrontare. Max è affetto da SMA (amiotrofia spinale di tipo 3). E' innamorato della vita, con tutti i limiti imposti dalla sua condizione. Ama uscire, circondarsi di amici e persone e, di recente, si è anche sposato.
Combatte tutti i giorni con le barriere architettoniche e con la difficoltà che una vita in carrozzina comporta. Per lui, ieri, è stato impossibile anche vedere un film. Ed è proprio da Cinelandia di Borgo San Dalmazzo che lancia la sua denuncia: il montacarichi che consente di accedere alle sale, al piano superiore della struttura, è rotto da settimane e, una volta arrivato al cinema per andare a vedere l'ultimo film di Leonardo Leo, "Non sono quello che sono", la scoperta di non poterlo fare.
Boicottaggio e discriminazione: sono le parole che usa, rivolgendosi allo stesso regista romano, per comunicargli di non aver potuto vedere il suo film. Max sottolinea la gentilezza del personale, ma non basta. Alle sale lui non può accedere. Lui e chiunque sia costretto su una sedia a rotelle.
https://www.instagram.com/reel/DCe9u4sOC5k/?igsh=ZGU0aHEzbTF4dDg2