Attualità - 18 novembre 2024, 13:45

Politecnico di Mondovì, l'ex senatore Lorenzi: "Si propongano nuovi e innovativi corsi di laurea triennale e magistrale"

Riceviamo e pubblichiamo

Il Politecnico di Mondovì

Gentile direttore,

Purtroppo lo scrivente si trova costretto a segnalare la gravità della situazione in cui versa attualmente il Politecnico di Torino in Mondovì. 

Premesso che il Politecnico ha per vocazione il compito di formare e introdurre nella società veri ingegneri a Mondovì ci troviamo nella imbarazzante situazione di un Politecnico che, dopo aver rinunciato alla sua propria vocazione , è in procinto di voler patrocinare dei corsi triennali di solo e puro praticantato per i bisogni della Confindustria, senza conferire nessun tipo di laurea, ma solo un post diploma, atto ad una più probabile introduzione nel mondo del lavoro.

In pratica si sta profilando un secondo vero VULNUS del Politecnico di Mondovì, in questo fine 2024, da parte del Politecnico di Torino, dopo quello gravissimo seguito alla illegittima chiusura del Poli Monregalese avvenuta nel 2010, con l'improvvisa e drammatica cancellazione del secondo intero corso di laurea inarchitettura, voluto e consolidato dalla carissima ProRettrice Chiar.ma Prof.ssa Comoli, purtroppo deceduta tragicamente in un incidente automobilistico nel 2006. Dopo la morte della Prof.ssa Comoli il POLI di Torino, col Rettore Profumo, si è sentìto autorizzato (senza esserlo perché Mondovì godeva del riconoscimento ed avvallo finanziario di Città Universitaria da parte del Governo di ROMA) a chiudere il Politecnico di Mondovì, e quindi anche il secondo completo corso di laurea in Architettura, che in realtà stava portando via da Torino centinaia di studenti ogni anno.

Nel primo decennio del secolo Mondovì era rifiorita, perché la presenza di circa 1100 studenti universitari aveva restituito alla Città la sua antica veste Universitaria, con immediato grande beneficio di tutto il circondario. Ma oggi, all'atto pratico, Mondovì si sta avviando, con la prospettiva massima di un centinaio di studenti al corso triennale di praticantato, verso un consolidamento dequalificante, mentre, pur essendo stata la prima Città ad ospitare un decentramento universitario, tantissime altre Città italiane copiavano Mondovì, come il capoluogo CUNEO, ospitando solidi decentramenti di Università.

A questo punto non possiamo far altro che invitare Mondovì a ribellarsi a questo progetto di mortificazione della sua vocazione Universitaria.

Questa ribellione può concretizzarsi solo pretendendo che il Politecnico di Torino torni al più presto a restituire a Mondovì almeno quei 1100 studenti universitari, che già avevano popolato la Città nel primo decennio del secolo. E questo non necessariamente col ritorno di architettura. Ma, ad esempio, con dei nuovi ed innovativi corsi di laurea triennale e magistrale, come i seguenti:

1) Ingegneria Matematica per l'intelligenza artificiale;

2) Ingegneria Fisica per strumentazione di ricerca;

3)  Ingegneria Informatica per macchinari intelligenti.

Forse in questo momento tre corsi di laurea sono difficili da ottenere, ma almeno uno , il primo è più che fattibile subito, grazie anche alle alte ed eccellenti disponibilità accademiche reperibili in loco.

La sovrastante è una proposta concreta, che cancella definitivamente la continua minaccia di chiusura del solo 1° Anno di Ingegneria attualmente ancora attivo, fortunatamente, ma solo ad uso e consumo del POLICENTRISMO TORINESE, perché utile ad attirare studenti che poi verranno ineluttabilmente dirottati su TORINO, mentre dei trienni completi di Ingegneria ridarebbero a Mondovì la sua storica identità di Città Universitaria.

A questo scopo il consiglio del Chiar.mo Prof. Ing. Paolo Fino, rappresentante del Politecnico a Mondovì, convenuto felicemente nell’ultima riunione del nostro COMITATO presso la Confcommercio nello scorso mese di ottobre, è stato quello di procurarsi un patrocinio politico e governativo. Ottimo suggerimento, peccato però che l’ultimo patrocinio, con concreto sussidio e riconoscimento governativo, quello scaturito dalla legge N. 315 del 3 Agosto 1998 (con stanziamento di 8.1 MLD per Mondovì) abbia poi portato, col Rettore Profumo, alla completa chiusura del Politecnico di Mondovì nel 2010.

Se la precedente radicale richiesta di un nuovo corso laurea, ad es. in INGEGNERIA MATEMATICA PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, non venisse accolta, dovremmo tristemente prendere atto che il Politecnico di Torino ha sempre e solo voluto sfruttare Mondovì per il suo esclusivo tornaconto, con la sola illuminata eccezione della maestosa opera della ProRettrice Prof.ssa COMOLI.

Insomma, i corsi di praticantato possono senz'altro restare, purché inseriti in un vero e completo Politecnico Monregalese, che oggi noi amiamo chiamare PoliScientifico di Mondovì Città Universitaria.

ex sen. LucianoLorenzi 

Presidente del COMITATO per il PoliScientifico di Mondovì Città Universitaria

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