Cronaca - 17 novembre 2024, 13:12

Vernante, a un anno dal funerale la famiglia Myrtaj respinge l'ipotesi del suicidio per Klaudio: "Nessuna motivazione plausibile"

Da Vlorë scrive la famiglia del 34enne colpito in maniera fatale da un colpo di pistola mentre lavorava in una falegnameria del paese. E chiede, finalmente, la verità

Klaudio Myrtaj

Il 17 novembre 2023 si sono svolti in Albania i funerali di Klaudio Myrtaj, il ragazzo albanese di 34 anni morto a Vernante il 4 novembre 2023, a causa di un colpo d'arma da fuoco che lo ha attinto alla testa mentre si trovava nella falegnameria ove da qualche tempo svolgeva un secondo lavoro.

La salma è stata rimpatriata nel paese d'origine pochi giorni dopo la morte del ragazzo per consentire alla famiglia, in primis all'anziana madre e alla sorella, di tributare al ragazzo l'ultimo saluto e seppellirlo in patria, alle sue radici e tra gli affetti. A un anno di distanza, il procedimento penale originato dalla vicenda è ancora pendente e si attendono le decisioni della Procura cuneese al termine delle indagini preliminari. 

Il 4 novembre ultimo scorso (un anno dopo la morte di Klaudio) sono stati pubblicati diversi articoli sugli organi di informazione che hanno destato lo sconcerto e il rammarico dei familiari. Da alcune fonti mediatiche è stata suggerita l'ipotesi che Klaudio si sarebbe tolto la vita, utilizzando un’arma rinvenuta nel locale ove lavorava. Pertanto, in concomitanza con la ricorrenza dei funerali, la famiglia intende diramare il seguente comunicato. 

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Nella giornata di domani, 17 novembre 2024, si terrà a Vlorë (Albania) una commemorazione in ricordo di Klaudio a un anno di distanza dalla sua sepoltura. In queste ore di preghiera i familiari di Klaudio respingono con forza l’ipotesi che il loro caro si sia suicidato.

Non vi era alcuna motivazione plausibile per un gesto anticonservativo. Nelle ore precedenti la sua morte, Klaudio aveva programmato di trascorrere il Natale in Albania, ricongiungendosi alla madre e alla sorella. Le aveva avvisate che si sarebbe unito loro perché finalmente in possesso di un titolo di soggiorno che gli consentiva di viaggiare senza difficoltà. Amava il suo lavoro e non perdeva occasione per ‘arrotondare’, lavorando anche nei fine settimana nel luogo ove ha perso la vita, proprio per accantonare risparmi in vista del viaggio in Albania e così portare doni ai suoi parenti dall’Italia. Non soffriva di depressione e mai erano stati riscontrati problemi di natura psicologica. Era un ragazzo sano, bello e solare. Era colto (aveva una laurea magistrale in Relazioni pubbliche e comunicazione conseguita nel 2017 alla Università di Tirana); si era inserito attivamente nelle comunità montane della valle Vermenagna, affiancato dai numerosi parenti residenti nella provincia di Cuneo.

Si rammenta che il suicidio è un atto intenzionale con il quale una persona si toglie la vita. Ebbene, questo requisito è categoricamente da escludere nel caso in esame. Chiunque conosceva Klaudio sa perfettamente che l’ipotesi del suicidio, come sopra delineato, stona e contrasta con la sua personalità. I familiari di Klaudio stanno attendendo con trepidazione ma al contempo in dignitosa riservatezza le determinazioni della Procura della Repubblica di Cuneo e confidano nella estrema accuratezza degli inquirenti che hanno assicurato di vagliare ogni ipotesi criminosa al momento in via di emersione.

comunicato stampa