Cronaca - 17 novembre 2024, 15:21

Saluzzo piange la scomparsa di Matteo Cadorin

E’ avvenuta questa mattina alle Molinette di Torino. Aveva 48 anni. Era figlio del noto mobiliere Giovanni Cadorin. Era conosciuto come scrittore. "Esempio di resilienza" scrive la Croce Verde di Saluzzo. Non ancora nota la data del funerale

Matteo Cadorin

Saluzzo piange la morte di Matteo Cadorin, avvenuta questa mattina all’ospedale Molinette di Torino, dove era ricoverato da circa due mesi in terapia intensiva, dopo un intervento chirurgico.

Un triste tam tam corre tra i tanti amici e chi lo conosceva.

La Croce Verde Saluzzo appresa la notizia scrive sul post dell’associazione. “Matteo, che abbiamo accompagnato per anni nelle sue visite per la dialisi, è stato per noi molto più di un paziente. Con il suo coraggio e la sua forza d’animo, è diventato un esempio di resilienza e una presenza amata e stimata da tanti volontari".

La notizia della sua scomparsa ci ha profondamente colpiti e il nostro pensiero va alla sua famiglia e ai suoi cari. Matteo resterà sempre nei nostri cuori"

Classe 1976 era figlio di Giovanni Cadorin, noto mobiliere, deceduto nel 2021.

Era socio Onorario del Rotary Saluzzo, di cui il padre era stato socio storico per 45 anni ed era una presenza fissa alle conviviali del sodalizio saluzzese e agli eventi. Amava stare in compagnia, la vita sociale, la risata.

Sensibile nei confronti degli animali, era curioso di arte e cultura. Si è cimentato negli anni passati nello scrivere ed era conosciuto come autore di libri per bambini. Aveva iniziato dopo il grave incidente di 22 anni fa (il 17 febbraio 2002) a Torino quando lavorava come tecnico teatrale presso la "Torino Spettacoli". Incidente che lo aveva paralizzato e costretto alla sedia a rotelle.

I suoi erano testi scritti da chi ha l’esperienza quoditiana di vivere una vita da pensatore e la capacità di elaborarli con la fantasia.

Racconti fantastici che prendono origine dalla meraviglia del guardarsi intorno, anche su una sedia a rotelle, raccolti per anni in libricini di Favole per la catena Idexé o elaborati con creatività nel libro illustrato “Perché le nuvole” ( Fusta editore) a cui è seguito  “Pensieri in quattro tempi” sottotitolo “Anche gli angeli hanno un’ombra”. 

Nell’elenco anche l’audiolibro “Nel tempo  di un caffè” confezionato a due mani con l’attore saluzzese Mario Bois, in un' operazione di  beneficenza, dedicata in modo particolare ai non vedenti, e orientata alla raccolta di fondi per Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e per l'associazione onlus “I Sogni dei Bambini”.

Al progetto, presentato anche al Salone del libro di Torino,  avevano  partecipato attori di fama nazionale che Matteo aveva conosciuto e con cui era in amicizia:  da Michele Placido a Margherita Fumero. 

Diplomato all’Istituto d’Arte Bertoni di Saluzzo, oltre a scrivere, si dilettava nel dipingere, incidere a punta secca e fotografare. Al suo attivo ha mostre a Saluzzo, Pinerolo, Cuneo e Torino, ma anche in paesini di montagna. Non vedeva l'ora di continuare a dipingere le "sue nuvole" e mostrarle. 

Lascia la mamma Alda Uberti che lo ha seguito e motivato per tanti anni, la sorella Anna (DanzaMovimento Terapeuta), il nipote Niccolò e un numero grandissimo di amici. 

Non ancora nota la data del funerale. 

vilma brignone