ARRESTI PER FURTO AGGRAVATO
In un periodo purtroppo caratterizzato solitamente dalla commissione di reati predatori, legati anche all’arrivo di numerosi turisti per la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco”, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno intensificato i servizi perlustrativi ed appiedati per il loro contrasto.
L’Aliquota Radiomobile della predetta Compagnia, in più occasioni è intervenuta in flagranza di reato per furti aggravati, riuscendo poi a ricostruire che in tutti gli episodi vi era un medesimo protagonista: un 31enne cittadino marocchino che agiva in collaborazione con altri soggetti.
La sera del 1° ottobre lo straniero aveva derubato una nota pasticceria di Alba asportando cinque bottiglie di liquori e dopo una breve fuga era stato arrestato dai Carabinieri della predetta Aliquota e, all’esito del giudizio direttissimo con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, ha perpetrato ulteriori furti, venendo nuovamente arrestato il 23 ottobre, insieme ad un cittadino italiano, dopo che avevano forzato la serratura di una nota pasticceria nel centro albese, asportando denaro contante dalle casse ed uno smartphone.
Ulteriori indagini hanno permesso di risalire al 31enne marocchino pure per altri episodi delittuosi: nel primo aveva asportato, da una autovettura, una carta bancomat successivamente indebitamente utilizzata per acquisti, nel secondo, complice di un altro furto avvenuto il 18 ottobre per il quale è stato arrestato un cittadino gambiano, già precedentemente arrestato dai Carabinieri di Bossolasco nel settembre scorso per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 18 ottobre il gambiano è stato deferito per ricettazione (trovata in suo possesso anche parte della refurtiva) e nuovamente arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, essendo stato trovato in possesso di 47 dosi di crack; dopo il giudizio direttissimo è stato rimesso in libertà con la misura cautelare del divieto di dimora in Alba, medesima misura cautelare applicata al soggetto marocchino dopo l’arresto del 23 ottobre.
La loro posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ne valuterà la colpevolezza o meno nel corso dei successivi processi.