Fino a qualche anno fa, bere una birra per un celiaco era un sogno irrealizzabile. Recentemente, però, i birrifici più innovativi si sono adoperati per realizzare prodotti di alta qualità anche per celiaci. Come il Baladin. Nel 2018, il birrificio agricolo nato a Piozzo, ha prodotto la Nazionale Gluten Free, la prima birra 100% italiana in versione senza glutine. Una birra ora certificata. Da marzo 2024 questa birra può infatti fregiarsi del Marchio Spiga Barrata: il simbolo di AIC (Associazione Italiana Celiachia) che, in etichetta, guida le persone celiache nella scelta di prodotti alimentari confezionati sicuri e idonei alle specifiche esigenze di un’alimentazione senza glutine.
Per ottenere la certificazione della Spiga Barrata, Baladin si è rivolto a Studio Quality S.r.l., leader nel campo della consulenza aziendale e, in particolare, in quello delle certificazioni da oltre 20 anni. Una società di consulenza che conta venti dipendenti e che ha la sua sede principale in Via Cuneo 103, in Borgo San Dalmazzo, e che, da novembre, aprirà nuovi uffici ad Alba.
“Avevamo già collaborato con Studio Quality per ottenere la certificazione ISO 45001 sulla sicurezza sul lavoro – spiega Alessandro Ferrario, General Manager di Baladin -. Grazie al loro approccio pragmatico e collaborativo, abbiamo così deciso di intraprendere questo nuovo percorso nell'ottica di ulteriore miglioramento. Non abbiamo forzato la mano per ottenere la certificazione. Il marchio Spiga Barrata è arrivato successivamente all'uscita del prodotto e abbiamo impiegato qualche mese per raggiungere questo obiettivo”.
Ora, il simbolo registrato di AIC fa bella mostra di sé al centro dell'etichetta sulla Birra Nazionale Gluten Free. Cosa cambia rispetto a prima? “Il prodotto non è cambiato –chiarisce Ferrario -. Il marchio Spiga Barrata formalizza e fa entrare il nostro prodotto in un sistema di qualità garantita. È un marchio certificato, altamente riconoscibile, sia per il consumatore che per i distributori. Inoltre, apre i canali commerciali, sia in Italia che all'estero, dedicati a coloro che hanno problemi di celiachia e intolleranza al glutine”.
Se un tempo i prodotti gluten free trovavano spazio solo nelle farmacie, oggi abbiamo scaffali dedicati anche all'interno della grande distribuzione organizzata. E il marchio Spiga Barrata consente un’immediata riconoscibilità di prodotti senza glutine nell’ambito dell’offerta del mercato ma soprattutto comunica le garanzie di sicurezza assicurate dalle verifiche di AIC.
Ad oggi la Spiga Barrata è divenuta un simbolo riconosciuto universalmente come “gold standard” del senza glutine poiché garantisce il rispetto del limite normativo del contenuto di glutine, non superiore ai 20 ppm (parti per milione, ndr), soddisfacendo rigorosi requisiti di produzione, gestione e controllo previsti dal Disciplinare tecnico di concessione marchio. La certificazione permette alle aziende di soddisfare i bisogni alimentari dei consumatori celiaci o intolleranti al glutine, dimostrando attenzione verso le loro esigenze nutrizionali e permettendo di differenziarsi dai propri competitor per cogliere nuove opportunità di business.
Ad illustrare il processo per ottenere questa certificazione è il dott. Alessandro Racca, coordinatore tecnico di Studio Quality S.r.l.: “Prima di Baladin, Studio Quality aveva già seguito altre aziende alimentari in questo percorso, ma è la prima volta che è stato fatto per il prodotto birra. Nello specifico, Baladin è stata affiancata dai tecnici Gigliola Strano ed Enrico Beccaria: questi ultimi si sono principalmente occupati della verifica dei requisiti tecnici necessari e della stesura del disciplinare interno relativo al Marchio Spiga Barrata richiesto dall’ente per l’ottenimento della certificazione. Inoltre, i nostri consulenti hanno seguito lo sviluppo dell’etichetta e la corretta richiesta di impiego del logo”.
Studio Quality S.r.l. svolge quindi il ruolo di facilitatore nel percorso di certificazione: “Sappiamo cosa richiede il disciplinare nei dettagli e quindi siamo molto efficaci nell’accompagnare l'azienda nella preparazione documentale e tecnica, oltre che durante l’audit dell’Ente”, continua Racca.
I prodotti che ottengono la certificazione Marchio Spiga Barrata possono così essere venduti in Italia e all'estero: un valore aggiunto per competere sul mercato e per essere inseriti sul sito istituzionale della celiachia.
Non si tratta di una certificazione obbligatoria ed infatti Racca sottolinea che “la differenza tra un prodotto accompagnato da una mera dichiarazione 'gluten free' e quello che ha ottenuto il Marchio Spiga Barrata, risiede nella garanzia che viene data da AIC. L'Associazione Italiana Celiachia è l'unico ente che emette il prontuario della celiachia: pertanto, solo i prodotti con il Marchio Spiga Barrata possono vantarsi di aver rispettato il regolamento di un ente valido e terzo”.
Il percorso di certificazione Marchio Spiga Barrata richiede analisi chimiche effettuate presso laboratori accreditati: difatti, è necessario verificare il prodotto e certificare che l'eventuale antiagglutinante sia senza glutine. Un processo che riguarda sia l'azienda che i fornitori, il processo produttivo e il prodotto. Tuttavia, evidenzia Racca: “La certificazione riguarda il prodotto specifico e non è direttamente estendibile ad altri processi o prodotti dell'azienda, e nemmeno ai fornitori. Il percorso deve quindi essere avviato per ogni singolo prodotto senza glutine che si intende certificare”.
Una certificazione applicabile su tutti i prodotti alimentari senza glutine e che ben si integra nel contesto delle altre certificazioni alimentari: “Il Marchio Spiga Barrata si integra con altre certificazioni specifiche del settore alimentare come IFS (International Food Standard), BRC (British Retail Consortium), FSSC 22000, ed insieme alle altre certificazioni aziendali, sicuramente rafforza la reputazione dell’azienda ed il canale commerciale nazionale ed internazionale a tutela della sicurezza alimentare”, conclude il dott. Racca.