Si chiamerà Andromeda. E sarà pronto nel 2027.
Due anni di lavori per realizzare il palazzo energeticamente più efficiente della città di Cuneo, di cui sarà, data la posizione, uno splendido biglietto da visita. E' con orgoglio ed entusiasmo che Cristian Barra racconta di questo nuovo, grande progetto che il Gruppo Barra concretizzerà in città. Rigenerando il palazzo Ex Ubi, all'angolo tra piazza Europa e corso Brunet. I lavori avanzeranno a braccetto con quelli di rigenerazione della piazza, con la quale l'edificio sarà perfettamente integrato.
Sette piani fuori terra. Il pian terreno, quello ammezzato e il meno uno - 800 metri quadri - saranno ad uso commerciale/direzionale. Dal secondo piano, la parte residenziale. 24 unità abitative di fascia premium, caratterizzate da ciò che ha reso il Gruppo Barra un punto di riferimento in tutta la provincia: il più alto livello di tecnica costruttiva disponibile sul mercato.
Gli appartamenti saranno tutti dotati del massimo confort, a partire dalla domotica di ultima generazione e dall'isolamento acustico e termico d'eccellenza. Gli spazi saranno personalizzabili, con ampie terrazze. Verranno realizzati anche alcuni parcheggi. “Sarà un edificio che avrà essenze e materiali coerenti con tutto ciò che lo circonda”, a partire dagli altri palazzi del complesso, che hanno già una settantina di anni, tiene a sottolineare Barra. Tecnologico da un lato e classico dall'altro, in dialogo con la piazza e con il contesto. A differenza di Atlas, il bellissimo edificio sorto sulle macerie dell'ex IPI in via XX Settembre, in piazza Europa non si potrà procedere con l'abbattimento.
Saranno necessari interventi di consolidamento e, soprattutto, di rimozione dell'amianto: "Tutte le parti blu che si vedono sono lastre di amianto. Andremo a fare un importante lavoro di bonifica", spiega Barra, che ricorda come l'edificio sia stato acquistato dal Gruppo attraverso un'importante operazione con la Fondazione CRC, che lo aveva acquistato per poi decidere di rimetterlo sul mercato. Ma, soprattutto, l'operazione e la scelta di acquisto del palazzo vogliono essere "un consolidamento del rapporto tra la nostra impresa e la città di Cuneo", evidenzia ancora.
Perché Andromeda? Ogni nome scelto è parte di una storia di famiglia. Atlas è una dedica alla madre Edda e un richiamo ad Atlante, che sosteneva il peso del mondo sulle sue spalle. Un modo per riconoscere alla madre, colonna del Gruppo, la capacità di assorbire e reggere i colpi della vita e di essere sempre un sostegno per tutti.
Il palazzo di piazza Europa, Andromeda, è invece un omaggio al papà, Emilio Barra, morto il 15 novembre del 2017. "Abbiamo scelto di lanciare pubblicamente il progetto proprio oggi, nel giorno dell'anniversario della sua scomparsa. E' stata una figura fondamentale dal punto di vista emotivo e professionale per me. Sapeva tutto, aveva una grande mente scientifica. Dovevamo scegliere un nome per il palazzo. Ho scoperto che tutto il complesso che va dall'ACI a corso Brunet si chiama Condominio Zodiaco; così ho pensato a quando mio padre mi spiegava la differenza tra le galassie, i pianeti, le costellazioni... Mi diceva sempre che Andromeda era la costellazione meglio visibile dalla Terra, per la sua luminosità... così mi sono detto: il palazzo si chiamerà Andromeda. Tra l'altro, ci tengo a dirlo, la facciata sarà illuminata in modo molto elegante", spiega Cristina Barra.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Kuadra, lo studio cuneese di architettura e design che ha progettato anche Atlas. Un rapporto ormai consolidato e una garanzia di qualità e bellezza, essendo Kuadra uno studio di caratura internazionale e il Gruppo Barra un'impresa da tutti riconosciuta per la serietà e il pregio delle sue realizzazioni.
Vedere per credere: da oggi è infatti disponibile il render di lancio del palazzo, che condividiamo con i nostri lettori.