/ Attualità

Attualità | 14 novembre 2024, 18:39

Incontro con la caragliese Carola Cismondi, protagonista in Polonia con altre due ragazze italiane per “Improdrama 4.0”

Ventotto giovani provenienti da tutta Europa si sono dati appuntamento a Dobczyce per un training dedicato alle metodologie teatrali per facilitatori mirato all’empowerment dei giovani

Incontro con la caragliese Carola Cismondi, protagonista in Polonia con altre due ragazze italiane per “Improdrama 4.0”

Gli occhi pieni di luce, il suo entusiasmo travolgente e quel ricordo nitido di una bellissima esperienza vissuta. Incontriamo oggi, giovedì 14 novembre, Carola Cismondi, giovane educatrice di Caraglio.

Dall’Italia, insieme a Anna Pucelli di Roma e Elena Stolfi di Senigallia, è stata tra i 28 giovani provenienti da tutta Europa che si sono dati appuntamento, dal 21 al 31 ottobre, in Polonia, precisamente a Dobczyce, per un training dedicato alle metodologie teatrali per facilitatori, mirato all’empowerment dei giovani.

 
IL PROGETTO

Organizzato da YouthAct Poland, l’evento ha coinvolto operatori giovanili, educatori e insegnanti interessati a sviluppare competenze innovative nella formazione dei giovani attraverso metodologie di educazione non formale. Il progetto, denominato “Improdrama 4.0”, è stato finanziato e supportato da Erasmus+, il programma dell'Unione Europea che sostiene l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. Erasmus+ offre a giovani e formatori preziose opportunità di crescita professionale e personale all’estero, promuovendo la mobilità per studio, lavoro e volontariato.

L’obiettivo principale di “Improdrama 4.0” è stato fornire ai partecipanti strumenti per esplorare e sviluppare le proprie competenze, riconoscere i propri punti di forza e scoprire nuove passioni e talenti. Il percorso si distingue per l’approccio innovativo, integrando metodologie educative non formali, in particolare tecniche teatrali come l’improvvisazione, il teatro fisico e il teatro visivo.

La struttura del training ha offerto ai partecipanti non soltanto l’opportunità di acquisire nuove competenze professionali, ma anche metterle subito alla prova. I formatori, infatti, sono stati invitati a condurre workshop in piccoli gruppi, sperimentando direttamente le metodologie apprese e ricevendo feedback preziosi sia dai compagni sia dagli insegnanti. Un approccio pratico che ha facilitato l’apprendimento collaborativo, permettendo ai partecipanti di consolidare le conoscenze in modo immediato e coinvolgente.



CONSAPEVOLI DEL PROPRIO POTENZIALE

“Improdrama 4.0” rappresenta un esempio concreto di come l’educazione non formale possa fungere da catalizzatore per il cambiamento sociale e per l’empowerment dei giovani, aiutandoli a diventare cittadini attivi e consapevoli del proprio potenziale. Dell’esperienza vissuta Carola Cismondi ci racconta:

“È stato speciale, il poter conoscere giovani da tutta Europa e condividere idee metodologie di lavoro attraverso l'educazione non formale. Il training è stato intenso, la lingua inglese ci ha permesso di comunicare tra nazionalità diverse e l'utilizzo di metodologie teatrali ha permesso di sentirsi da subito in uno spazio protetto dove poter crescere e mettersi alla prova tutti insieme. La formazione di 7 ore al giorno ci  ha permesso di conoscerci in modo graduale ma intenso.

Nel corso delle serate abbiamo poi avuto l'opportunità di condividere le nostre culture di appartenenza attraverso i balli tipici delle nostre terre, i sapori, le storie e le tradizioni di una cultura. È così che abbiamo imparato i balli tipici della Grecia e della Bulgaria e  Macedonia, ascoltato il Fado portoghese, gustato il prosciutto spagnolo, conosciuto la geografia delle Azzorre e tanto altro.



Questa esperienza rimarrà per sempre nel nostro cuore e nel bagaglio di conoscenze professionali che porteremo nel nostro lavoro di facilitatori di gruppi e workshop qui in Italia. Consigliamo a tutti i giovani che abbiano voglia di aprirsi a nuove culture e imparare nuove competenze di approcciarsi a questo immenso e colorato mondo di progetti Erasmus, fatto di training, scambi, mobilità. Con Anna ed Elena non vediamo già l'ora di ripartire e chissà trovarci con qualche compagno conosciuto in Polonia in un altro training, in qualche altra latitudine di mondo.”

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium