Sobria e sentita fiaccolata a Ceva questa sera, giovedì 14 novembre, per ricordare l’alluvione del 1994, di cui quest’anno ricorrono i trent’anni.
“Non abbiamo voluto organizzare nessun evento pubblico, nessun convegno, nessun dibattito perché non è più il tempo delle parole - ha spiegato il sindaco, Fabio Mottinelli -. Abbiamo deciso di organizzare una semplice fiaccolata silenziosa, camminando, riflettendo, lungo i corsi d'acqua che potrebbero essere una risorsa ma negli ultimi anni hanno solo prodotto danni e ci fanno vivere nella paura ad ogni evento piovoso importante.
Proprio in questi giorni in cui si parla della diga sul Tanarello per risolvere i problemi della siccità sul versante ligure e mentre ricordiamo la grande alluvione del '94, nel frattempo ne abbiamo subite altre due e due le abbiamo scampate per un pelo, la riflessione nasce spontanea:il clima sta cambiando velocemente ma noi ci stiamo attrezzando altrettanto velocemente?”.
Il corteo, composto dai cittadini, dall’amministrazione comunale, dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco volontari, partito da piazzale Le Val, è stato accompagnato dagli alpini dell’ANA Ceva, dalla Polizia locale e dalla Protezione Civile nel tragitto fino al municipio dove è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del ‘94.
“Vorrei che, con queste fiaccole, ricordassimo tutti le vittime ma anche i soccorritori e i volontari intervenuti in quei giorni, come fiaccole di speranza”.