La sua fuga è durata per circa un mese ma si è conclusa nella giornata di ieri (martedì 12 novembre), con un’operazione di individuazione e prelevamento durata dalle 7 del mattino alle 14 del pomeriggio. Stiamo parlando della mucca dell’azienda agricola Val Colla che, a metà ottobre, è fuggita per infilarsi tra i campi di mais che popolano la frazione bovesana di Rivoira.
“Abbiamo cercato di avvicinarla e riportarla a casa per almeno altre due o tre volte, ma le giornate dalla lunghezza sempre più breve e l’intenso maltempo tra ottobre e novembre hanno reso le operazioni parecchio difficili – ci raccontano dall’azienda agricola -. Ieri pomeriggio, però, l’abbiamo rintracciata e l’abbiamo colpita con del sedativo per mettere fine all’inseguimento”.
“Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla cattura e in particolar modo i veterinari del multizonale Marco Paschiero e Piero Macagno e la dottoressa Elisa Fissore, il proprietario dei terreni in cui la mucca si è nascosta Dalmasso Davide con il figlio Pietro e la Eurodrone di Boves per il supporto tecnologico” hanno aggiunto.
L’utilizzo di droni con telecamere termiche
Determinante l’apporto dei droni dell’azienda locale, appunto, tra le pochissime realtà (non solo in provincia) a lavorare con macchine certificate e di ultimissima generazione.
“Abbiamo lavorato con droni dotati di telecamere termiche ad alta definizione, capaci di rilevare le tracce di calore – spiega Massimo Perotti -; un’attività che portiamo avanti, di solito, assieme alle istituzioni dei parchi per tracciare i movimenti dei cinghiali, scenario molto più difficile di quello affrontato a Rivoira”.
L’azienda ha usato insomma tecniche simili a quelle che si usano nella ricerca delle persone, e che mette in pratica da tempo, ormai, nella collaborazione anche con le forze di protezione civile e soccorso: “Offriamo il nostro know-how e la professionalità in un set di skills così specifico anche per la formazione dei piloti negli ambiti di ricerca e soccorso” conclude Perotti.