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Attualità | 13 novembre 2024, 16:29

L’Uncem invita a Saluzzo funzionari del progetto europeo “Milestone” per le buone pratiche nella gestione dei lavoratori stranieri

Tredici operatori provenienti da Paesi Bassi, Spagna, Germania e Moldavia sono stati accolti dal sindaco Franco Demaria per il primo appuntamento del programma che si conclude nelle Terre del Monviso venerdì 15 novembre

L’Uncem invita a Saluzzo funzionari del progetto europeo “Milestone” per le buone pratiche nella gestione dei lavoratori stranieri

Si chiama “Milestone” (parola inglese che significa “pietra miliare”). E’ un progetto finanziato dal programma Interreg dell’Unione europea. Si occupa, in vari modi, dell'inclusione sostenibile nel mercato del lavoro dei cittadini extracomunitari.

Si tratta di un’iniziativa portata avanti da un gruppo di partner da tutta Europa, fra cui l’Uncem, Unione nazionale Comuni Comunità enti montani, che martedì 12 novembre ha organizzato un incontro a Saluzzo per far conoscere anche oltre confine le “buone pratiche” messe in atto da anni dal Comune e dal territorio per l’ospitalità dei braccianti stagionali della frutta e per la loro integrazione.

Tredici operatori di Università di Hanze, Groningen - Paesi Bassi; Città di Ascò – Spagna; Istituto di Geografia, Università di LIpsia – Germania e Città di Ungheni – Moldavia sono stati accolti l’altra mattina dal sindaco di Saluzzo Franco Demaria, primo appuntamento del programma che si conclude nelle Terre del Monviso venerdì 15 novembre.

«L'economia del nostro territorio – ha detto Demaria - è caratterizzata da un'importante presenza di imprese dedicate alla produzione agricola, principalmente di frutta. Rappresentiamo uno dei principali distretti frutticoli in Italia ed in Europa. La disponibilità di manodopera è quindi fondamentale per la nostra economia. In questi anni è stato fatto moltissimo per gestire gli importanti flussi di stranieri in cerca di lavoro che arrivano ogni anno per la raccolta, nel periodo tra aprile e novembre. Siamo molto contenti di poterci confrontare con tutti voi su questi temi, che sappiamo essere tra le sfide comuni più importanti in tutta Europa».

C. S.

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