Sarà una serata speciale quella di venerdì 22 novembre per l’Asava di Alba: i volontari dell’associazione di servizio autisti volontari ambulanza si ritroveranno presso la sede a Grinzane Cavour per la tradizionale cena sociale. Il programma prevede, alle 19, il saluto del Vescovo della Diocesi di Alba, Mons. Marco Brunetti, e la benedizione di due nuove ambulanze. A seguire, alle 20, i volontari si riuniranno per la cena conviviale e la premiazione di chi si è distinto per anzianità di servizio.
“Abbiamo oltre duecento volontari” – spiega il capogruppo Franco Sampò – ma non tutti sono operativi. Accanto a loro, tredici dipendenti, di cui dieci operativi e tre amministrativi, ci aiutano nella copertura dei turni quotidiani. Per chi sceglie di essere volontario in Asava, il percorso non è semplice: serve formazione, e il corso dura sei mesi perché bisogna confrontarsi con situazioni delicate, che riguardano la vita stessa delle persone. Invito i giovani ad avvicinarsi a questo mondo: c’è bisogno di nuove forze e di energie fresche per portare avanti un servizio così importante per la comunità”.
Il ricambio generazionale, però, fa fatica a decollare. “È una difficoltà comune a tutte le associazioni, ma per noi è ancora più accentuata”, continua Sampò. “Chi entra a far parte dell’Asava deve affrontare un periodo formativo intenso, che è indispensabile per affrontare le responsabilità del servizio”.
Un altro momento importante per l’associazione si respirerà il 29 novembre a Torino, presso il Palazzo della Regione, dove Leoluca Mancuso, ex presidente e socio fondatore dell’Asava, verrà premiato nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze). Mancuso, che continua ancora oggi il suo impegno come volontario, riceverà un riconoscimento per il suo contributo storico all’associazione e al volontariato.
La serata sarà dunque non solo un’occasione conviviale, ma anche un momento di riconoscimento per l’impegno e la dedizione dei volontari, molti dei quali verranno premiati per l’anzianità di servizio, testimonianza concreta della passione e del sacrificio che caratterizzano l’attività dell’Asava.