"È partita da circa un mese questa iniziativa" afferma Donatella Croce, assessore alle Politiche sociali di Alba, riferendosi al progetto di seconda accoglienza sviluppato con il Consorzio socio-assistenziale Alba-Langhe e Roero per fronteggiare l’aumento delle richieste di ospitalità. "Questa settimana dovrebbero entrare gli ultimi inserimenti" aggiunge, sottolineando la complessità di gestire una convivenza intensa che viene monitorata attentamente dal Consorzio e dalle istituzioni.
In un contesto reso ancora più critico dalle temperature in calo, la situazione presso il Centro di Prima Accoglienza di via Pola, gestito dalla Caritas di Alba, è particolarmente delicata. La struttura, che ha riaperto ad agosto dopo la chiusura estiva, si trova di fronte a una domanda crescente di posti letto da parte di giovani in difficoltà, molti dei quali lavorano stagionalmente nelle vigne della zona e, non avendo una sistemazione stabile, rischiano di rimanere senza riparo con l’arrivo dell’inverno.
I lavori di ampliamento del centro, volti ad aumentare la capacità da 18 a 24 posti, hanno subito dei ritardi: pur dovendo concludersi a fine agosto, si spera ora di terminare entro dicembre o al massimo gennaio. Per rispondere all’emergenza, la Caritas, insieme al Comune e al Consorzio, sta sviluppando appunto una rete di seconda accoglienza che prevede nove posti letto aggiuntivi, riservati a persone con i requisiti di residenza. "Al momento sono state inserite sei persone – spiega l’assessore Croce - ma stiamo esplorando ulteriori possibilità sia per l’emergenza freddo, sia per accoglienze un po’ più lunghe".