"Nessuna risposta nel merito, nessuna cifra precisa e nessun atto divulgabile: insomma ancora tanta confusione!".
Così il consigliere regionale saluzzese Mauro Calderoni (Pd) torna sul tema del nuovo ospedale di Cuneo, da lui richiamato con un interpello alla Giunta regionale durante il question time di oggi, 12 novembre . "La giunta regionale – dice – ha provato a rispondere alle mie domande, ma non ha chiarito le idee a me e, men che meno, ai cuneesi che aspettano da anni e per i quali si prospettano tempi sempre più lunghi".
Calderoni ha chiesto chiarezza sul cronoprogramma e sulla dotazione finanziaria per la realizzazione del nuovo hub sanitario cuneese, dopo il ricorso al Tar con cui alla Regione vengono chiesti quasi 11 milioni di euro.
"La programmazione generale della Regione per la costruzione di nuovi ospedali in Piemonte, infatti, risale al 2022, ai tempi del «Cirio 1», ma, come ha confermato l’assessore Riboldi l’altro giorno di fronte all’assemblea dei sindaci dell’Asl Cn1, è stata completamente disattesa", dice Calderoni in una nota.
"Non è arrivato però – prosegue il comunicato – il richiesto dettaglio della dotazione finanziaria a copertura dei vari stadi di realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo, ma la conferma di una misera bozza di provvedimento deliberativo, attualmente alla verifica di legittimità dei competenti uffici della Giunta regionale, che modificherà e integrerà il quadro finanziario per i nuovi ospedali, fra cui il nuovo ospedale di Cuneo. Un atto deliberativo che si troverebbe quindi ancora in fase istruttoria e non vediamo l’ora di poter leggere e far circolare tra amministratori e cittadini preoccupati per la sanità cuneese e sempre meno disposti a credere a questa politica degli annunci continui".
Intanto il consigliere Calderoni ha anche inviato una lettera a Riboldi, al collega assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e al presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo sull’iter per il nuovo ospedale del Monviso a Savigliano, per invitarli a un confronto urgente con le comunità locali.
«La Regione – commenta Calderoni - informa in modo generico che per il futuro ospedale di Savigliano sulla provinciale per Saluzzo stanno lavorando insieme a Comune di Savigliano, Provincia di Cuneo e Anas. Il nosocomio è però a servizio di un bacino di 200 mila persone da Fossanese e Saluzzese, oltre che dal Saviglianese. Quali soluzioni progettuali sono allo studio per ridurre i tempi di percorrenza, specie per chi sta nelle vallate del Monviso? Perché non si apre il dialogo con gli enti territoriali della zona per concordare soluzioni, anche per quanto riguarda il trasporto pubblico»?