Economia - 12 novembre 2024, 06:48

Piemonte, un'azienda su due fatica a trovare i candidati e le competenze che cerca

Previsioni di occupazione in calo del 3,5% a novembre. Criticità superiori alla media nel reperimento di fabbri, meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori e tecnici della salute

Foto di Jon Kline - Pixabay

Calano le previsioni occupazionali delle imprese piemontesi a novembre. Secondo dati contenuti nel bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel tra settembre e ottobre scorsi, sono circa 28.580 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per novembre valore che sale a 82.560 se si considera l’intero trimestre ottobre-dicembre. Il trend appare negativo sia a livello mensile (-1.030 entrate rispetto a novembre 2023, per una variazione tendenziale del -3,5%), sia su base trimestrale (-5.520 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). Le entrate in Piemonte a novembre 2024 rappresentano il 22,1% delle 129.500 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6,7% del totale di quelle nazionali.

Il 53,5% delle assunzioni programmate per il mese di novembre riguarda imprese di micro e piccola dimensione, il 19,7% realtà di medie dimensioni e il 26,8% grandi aziende. Il 75,8% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 18,9% lavoratori somministrati, il 2 % collaboratori e il 3,3% altri lavoratori non alle dipendenze.La domanda di lavoro anche a novembre 2024 è sostenuta dai contratti a tempo determinato con il 60% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 28% dei casi. L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 5% del totale complessivo regionale.

Delle 28.580 entrate previste in Piemonte nel mese di novembre 2024 il 15% è costituito da laureati, il 29% da diplomati, le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 35% e il 20%.Il 28% delle entrate previste a novembre 2024 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, un altro 28% riguarderà gli operai specializzati e conduttori di impianti. Il 20% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici e solo l’8% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici, in fine, costituiranno il 16% delle assunzioni del mese. Poco più di un’assunzione su tre (34%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato. 

Infine, si conferma ancora una volta elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: in 50 casi su 100, infatti, le imprese prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati sia per mancanza di candidati sia per inadeguata preparazione. Le criticità maggiori riguardano tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, operai specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche e elettroniche, professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali. Le imprese piemontesi prevedono, inoltre, difficoltà superiori alla media nel reperimento di fabbri, meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori e tecnici della salute. (Red-Lab/Labitalia)