Tutto esaurito per la proiezione esclusiva del primo episodio della serie tv Sky Original “Hanno ucciso l’uomo ragno - La leggendaria storia degli 883”, alla presenza dei due attori protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (che interpretano Max Pezzali e Mauro Repetto) e della regista monregalese Alice Filippi, che ha firmato tre degli otto episodi.
L’evento. organizzato dalla Città di Mondovì con il sostegno della Banca di Cambiano e dell’ATL del Cuneese, è la prima proiezione pubblica alla presenza di parte del cast.
“Una storia leggendaria che parte da due ragazzi di provincia e dunque non. potevamo non regalare questo evento alla Provincia Granda - ha detto Filippi, che ha diretto gli episodi tre, quattro e sei - mentre i primi due sono diretti da Sydney Sibilia e il quinto, settimo e ottavo da Francesco Ebbasta.
A condurre la serata Marlen Pizzo, voce di M2o, che ha introdotto anche l’assessore alle manifestazioni Alessandro Terreno, che ha fortemente voluto la serata sostenuta da Banca di Cambiano, rappresentata dal vice direttore generale Bruno Chiecchio.
“Attraverso il racconto di Max e Mauro - ha spiegato Alice Filippi - abbiamo voluto non solo raccontare la nostra generazione, ma anche i ragazzi di oggi, perché questa è una storia che parla di tutti, una storia di amicizia, di sogni, di difficoltà, di illusioni, di non mollare mai ma crederci fino in fondo. Ci farà sorridere ma anche commuovere ed emozionare. Dirigere le mie tre puntate è stata per me una grande sfida perché sono episodi che raccontano momenti della storia molto diversi tra loro. Nella terza puntata Max e Mauro devono affrontare l’incubo di ogni adolescente, l’esame di maturità, insieme però anche al loro primo esame musicale. La sfida è stata quella di dare ritmo a un racconto goliardico ricco di colpi di scena. Il quarto è l’unico episodio diviso in più capitoli dove i due protagonisti prendono strade diverse per cercare di capire cosa vogliono veramente fare da grandi. È un momento molto delicato perché tira fuori i dubbi e le paure che tutti noi abbiamo avuto alla loro età. La sesta puntata è la nascita dell’uomo ragno, la puntata dei sogni che sembrano finiti, infranti senza ritorno. È così che troveranno ispirazione per la loro canzone mitica e capiranno che ‘il nostro superpotere sono i nostri sogni e non ci rinunceremo mai’”.
"Approcciarsi a un'icona come Max inizialmente è stato spaventoso - ha spiegato Elia Nuzzolo -, ma i registi mi hanno accompagnato nel cercare di capire la persona e il personaggio".
"Interpretare Mauro è stato divertente, dinamico -. ha detto Matteo Oscar Giuggioli - Un personaggio che non conoscevo, ma i registi ci hanno aiutato molto, cercando anche di dare un'immagine nuova".
"Cercavamo due attori che fossero non delle imitazioni - conclude Filippi -, ma capaci di rubare l'anima dei personaggi e credo ci siano riusciti. Non si conoscevano e ora sono amici, parte di una grande squadra, cui va il merito di questo lavoro".
In sala, al Baretti, il pubblico ha potuto vedere il primo episodio della serie, al termine della quale i protagonisti hanno risposto ad alcune curiosità dei presenti. I due protagonisti, entrambi classe 2000, sono parte di una generazione lontana da quella degli anni '90, ma hanno saputo interpretare al meglio lo spirito di quegli anni.
"Siamo la generazione dell'ansia e della bulimia di informazioni, concentrarsi sui sogni a volte è difficile" - ha aggiunto Giuggioli.
"Per noi aver fatto questa serie è un risultato incredibile - ha concluso Nuzzolo -speriamo di proseguire su questa strada".