In occasione del bicentenario della nascita di Salvatore Morelli, scrittore, giornalista, patriota, politico e avvocato italiano (nato a Carovigno in Puglia nel 1824 e morto a Pozzuoli, in Campania, nel 1880) Napoli ha celebrato uno dei protagonisti più illuminati della filosofia e della cultura italiana, intitolandogli una via nel quartiere di Miano: via Vittorio Emanuele III è stata rinominata appunto via Salvatore Morelli, lo scorso 5 novembre.
La richiesta è giunta da Maria Grazia Colombari, ex insegnante e studiosa saluzzese, che attraverso ricerche e pubblicazioni ha portato alla luce l’inestimabile contributo di Morelli.
Colombari ha reso omaggio al ‘deputato delle donne' già nel 2017, pubblicando un libro che porta proprio questo titolo, contribuendo a far conoscere la visione sociale e politica di Morelli, rivolta all’emancipazione femminile e alla giustizia sociale.
L’iniziativa di intitolazione è stata accolta dall’amministrazione comunale di Napoli dell’ex sindaco Luigi de Magistris, in un riconoscimento pubblico del lascito umano e politico di Morelli.
Lo statista 25 novembre 2023, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, era stato definito dagli Stati Generali delle donne come ‘Uomo illuminato’ lo stesso riconoscimento è valso anche all’ex primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris.
Morelli, nato nel 1824 e parlamentare del Regno d’Italia, aveva intrapreso una battaglia unica per l’epoca: ampliare il ruolo delle donne nella società e dar voce ai più deboli, un impegno che allora non trovava ancora risonanza nelle aule parlamentari.
“Salvatore Morelli – spiega infatti Maria Grazia Colombari – focalizzava l'attenzione sui diritti umani e il dar voce alle donne e ai più deboli della società era per lui una priorità sociale oltre che un dovere morale.
Si faceva portavoce delle rivendicazioni delle femministe italiane, che non potevano parlare in aula”.
Il riconoscimento simbolico a Napoli sottolinea l’importanza delle sue idee rivoluzionarie: Morelli si era infatti distinto per la difesa dei diritti umani e sociali, spingendosi a immaginare un’uguaglianza che avrebbe ispirato le generazioni successive”.
L’intitolazione di una via di Napoli a Morelli rende omaggio a una figura che, grazie a persone come Maria Grazia Colombari, ha trovato il suo meritato posto nella memoria collettiva e nella storia dei diritti civili italiani.