«Se io gli dicessi tutto ne avrebbe da fare tre di romanzi». Sabato 9 novembre – alle 17, al Museo civico-Gipsoteca – è in programma un appuntamento per approfondire e rileggere la testimonianza della saviglianese Margherita Lemasson ne “L'anello forte” di Nuto Revelli.
Organizzato nell'ambito della mostra fotografica “Ricordati di non dimenticare – Nuto Revelli, una vita per immagini”, il pomeriggio vedrà la partecipazione di Silvia Olivero, responsabile Archivio storico e MuGi Savigliano, di Giulia Ferraris, Fondazione Nuto Revelli, e di Chiara Ravera, presidente Anpi Savigliano.
«La testimonianza di Margherita Lemasson – spiega Silvia Olivero – è stata raccolta da Revelli nel 1978, ed in seguito pubblicata ne “L'anello forte”. Si tratta di un racconto lucido, schietto e ricco di ironia, che descrive la Savigliano delle filande e le condizioni di lavoro della manodopera femminile, spesso infantile, dai primi decenni del secolo scorso fino agli anni '60. Margherita racconta con disarmante sincerità le reali condizioni di vita della donna, alle prese con famiglia, lavoro e matrimonio».
Nel corso dell'incontro sarà possibile anche ascoltare alcuni passaggi della registrazione audio originale dell'intervista di Revelli a Lemasson.
L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione consigliata allo 0172. 712982 o all'indirizzomuseocivico.gipsoteca@comune.savigliano.cn.it.
Prima dell'incontro sarà anche possibile visitare la mostra, che resterà aperta fino al 17 novembre con i seguenti orari: il sabato (ore 15-18.30) e la domenica (ore 10-13 e 15-18.30).