Cronaca - 07 novembre 2024, 13:07

Dall'Albania alle Langhe per costruire la rete di spaccio di cocaina: i carabinieri di Alba smantellano "turnover" gestito da due coniugi di Castagnito

La coppia ospitava sui territori di Magliano Alfieri e Mango giovani incensurati fatti arrivare con visto turistico e che tornavano nel loro Paese aver concluso il proprio periodo "di lavoro". Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura: in manette due 22enni e un 41enne residente in località Baraccone. Sequestrati oltre sei etti di cocaina

Nuova indagine tesa al contrasto di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alba, dopo le operazioni “Turnover” e “Restyling” rispettivamente del settembre 2023 e della primavera del 2024. 

Nelle mire degli investigatori un gruppo criminale di etnia albanese, dedito allo spaccio di cocaina, con basi nei territori di Neive, Castagnito e Magliano Alfieri.

Le risultanze investigative hanno consentito di appurare che giovani albanesi, reclutati per le attività di spaccio nel Paese d’origine, incensurati sul territorio italiano, venivano fatti arrivare con visto turistico e dimoravano nei territori di Magliano Alfieri e Mango; una volta terminato il loro periodo di “lavoro” ritornavano in Albania venendo sostituiti da altri giovani

Il predetto turnover era gestito in Italia da una coppia di coniugi albanesi domiciliati in Castagnito, in particolar modo dal marito 41enne, ritenuti concorrenti nell’attività delittuosa. 

Il monitoraggio dei giovani trasfertisti ha permesso di verificare plurimi contatti E incontri soprattutto con l’albanese domiciliato in Castagnito; i numerosi veicoli che il quarantunenne reperiva ai giovanissimi ha permesso di giungere al luogo ove erano nascosti 344 grammi circa di cocaina contenuti in barattoli

D’intesa con l’autorità giudiziaria i militari hanno proceduto a un ritardato sequestro dello stupefacente che ha permesso di monitorare il movimento del gruppo fino a giungere a un secondo ritrovamento, nel medesimo posto, di 683 grammi circa di cocaina, questa volta sequestrati. Il successivo lavoro degli investigatori coordinati dalla Procura di Asti ha consentito di risalire all’albanese domiciliato a Castagnito.

Al termine delle indagini iniziate ad ottobre 2023 e terminate a giugno 2024, valutate le risultanze fino a quel momento raccolte dalla Polizia Giudiziaria d’intesa con la predetta Procura, il Gip del Tribunale di Asti ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due giovani pusher entrambi 22enni e nei confronti del 41enne di Castagnito

Durante le esecuzioni sono state inoltre notificate le informazioni di garanzia all’indagato nei confronti della coniuge trentenne e di un suo cugino coetaneo residente a Prato. Arrestato a Giussago (Pavia) uno dei due pusher nel frattempo lì trasferitosi, mentre l’altro è risultato irreperibile essendo verosimilmente in Albania. 

Durante le esecuzioni oltre ai due già citati, è stato arrestato un diciannovenne albanese che dimorava nella stessa casa ove erano ospitati durante i mesi dell’indagine i due ventiduenni essendo stato trovato in possesso di 4,4 grammi di cocaina oltre a denaro contante verosimilmente provento di spaccio. Denunciato anche un 25enne albanese domiciliato in Giussago per la detenzione di 22 grammi circa di marjuana.

Durante l’attività d’indagine è stato operato un arresto nell’aprile scorso nei confronti di un altro pusher albanese di 21 anni, non indagato nell’odierno procedimento penale, trovato in possesso di 148 dosi di cocaina per 93 grammi circa oltre a circa 11.000 euro verosimilmente provento di spaccio.

La posizione di tutti i predetti è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria che ne valuterà la colpevolezza o meno nel corso dei successivi processi.

comunicato stampa