Attualità - 07 novembre 2024, 18:25

Bilancio in chiaroscuro a Mondovì per "Calici e Forchette": il percorso espositivo non ha convinto, ma i passaggi in città sono stati alti

In aumento rispetto al 2023 i passeggeri della funicolare e i biglietti dei musei staccati nella tre giorni del ponte di Ognissanti

Bilancio in chiaroscuro per l'edizione 2024 di "Calici e Forchette", nuovo format creato dall'Amministrazione comunale sulla tradizione di "Peccati di Gola". 

Nel lungo ponte di Ognissanti, con un clima splendido, in molti hanno raggiunto la Città del Belvedere per la kermesse che si è sempre contraddistinta come vetrina per le eccellenze enogastronomiche locali e che ora punta a divenire occasione per appuntamenti culturali, degustazioni in luoghi d'eccezione, come ad esempio la Funicolare, proponendo anche dibattiti su temi di stretta attualità legati al mondo del tartufo e dell'agricoltura. 

I commenti dei monregalesi - diciamolo - non sono stati clementi. In generale il pubblico, soprattutto quello affezionato al modello tradizionale della manifestazione, ha storto il naso o è rimasto un po' deluso, soprattutto nel vedere la disposizione del percorso della manifestazione. 

L'obiettivo era quello di coinvolgere il centro storico di Breo e unire quello di Piazza: se da un lato è stata vincente la scelta del Comune di non chiudere corso Statuto, garantendo così il regolare deflusso del traffico, non ha convito la disposizione dei vari punti ristoro e la presenza di un numero esiguo di espositori. Il percorso includeva: piazza Ferrero e piazza Roma (aziende agricole con prodotti De.co), piazza Cesare Battisti (padiglione dei trifolao - Fiera Regionale del Tartufo), piazza Santa Maria Maggiore (osterie dei Golosi), piazza Maggiore (padiglione aziende vitivinicole). Via Beccaria, piazza San Pietro, via Sant'Agostino e Piandellavalle sono state dedicate alle associazioni.

L'impressione generale è stata di un "vuoto" nel collegamento tra le piazze, mancava un 'fil rouge', che in passato era garantito anche visivamente dalle installazioni aeree che aveva realizzato l'associazione 'La Funicolare' che - lo ricordiamo - al momento non ha ancora eletto un nuovo presidente che possa raccogliere il testimone da Mattia Germone. 

"Non siamo soddisfatti di come è andato l'evento, dobbiamo essere onesti – dice l'assessore alle Manifestazioni, Alessandro Terreno -. Personalmente non lo sono al 100% quando gli eventi funzionano, come è stato per i concerti estivi, non posso esserlo di certo ora. L'affidamento è stato fatto tardi, per ragioni dovute alla chiusura con la gestione precedente, e questo ha pesato, i tempi sono stati ristretti. L'obiettivo che abbiamo per questa manifestazione è chiaro: puntiamo sul valore culturale, purtroppo non è andato tutto come speravamo. Faremo delle riflessioni in merito, non escludiamo che la cadenza della manifestazione possa diventare biennale. In ogni caso, con il sindaco ci stiamo attivando per organizzare incontri pubblici volti a capire come poter migliorare. Colgo l'occasione per ringraziare le attività commerciali che nei giorni della manifestazione hanno modificato il proprio orario mantenendo aperti gli esercizi". 

Anche se la manifestazione non è stata "promossa", i passaggi in città ci sono stati e anche notevoli. A dirlo sono i numeri dei biglietti emessi nei luoghi della cultura cittadina dal 1° al 3 novembre: 401 sono stati i visitatori alla Torre del Belvedere (+102 rispetto al 2023) , 203 quelli al museo della Ceramica (+79). La mostra di Andy Warhol nell'ex Chiesa di Santo Stefano ha avuto 500 ingressi, la Chiesa della Missione 893 mentre i passaggi in funicolare sono stati 10.468.

"Nonostante alcune sfide - commenta la dottoressa Alessandra Giani, fondatrice e amministratore delegato di Eventum, la società che ha curato l'organizzazione -, è interessante notare che l’evento ha registrato un alto numero di passaggi nelle piazze, numeri che sono tracciati e dimostrabili, e un'ampia copertura mediatica. I dati mostrano un significativo ritorno d'immagine per la città, con un incremento della visibilità sia a livello di uscite stampa che di interviste televisive, sia a livello social. In particolare, su Instagram, sono state raggiunte, in modo totalmente organico, 250mila persone nel periodo tra il 2 ottobre e il 3 novembre. A beneficiare di questa visibilità, non solo la manifestazione in sé e gli espositori, ma anche i negozianti che hanno partecipato attivamente alla proposta che abbiamo loro offerto in modo completamente gratuito. Senza dimenticare le associazioni di volontariato, sia quelle presenti fisicamente durante i tre giorni, sia quelle che hanno inviato un contributo digitale: le loro cause benefiche hanno potuto godere di una grande visibilità, com’è giusto che sia in qualsiasi evento cittadino, dove solo unendo espositori, commercianti, proposte turistiche, eccellenze enogastronomiche e associazionismo, si riesce a creare una sinergia tale da risultare vincente".

Un bilancio in chiaroscuro dicevamo, perché se da un lato l'aspetto più fieristico non ha convinto, diverso è per talk, master class e degustazioni che, in molti casi, hanno registrato il tutto esaurito, come l'aperitivo in fune o la serata dedicata ai "Caffè Storici" ospitata da Grigolon.

"Ha sicuramente funzionato il prestigio della maggior parte dei talk - conclude Giani -. Da quello sul tartufo, alla presenza del senatore Giorgio Bergesiov Vicepresidente della Commissione Agricoltura, di Marco Gallo, assessore alla Montagna, alla Biodiversità e Tartuficoltura della Regione Piemonte, e di Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo, a quello sul ruolo dei vignaioli, con la FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che ha scelto 'Calici e Forchette' per parlare dell’agricoltore come custode del territorio, figura per il cui riconoscimento è impegnato il Parlamento. Tema, questo, che si lega all’altro importante momento di riflessione sul turismo enogastronomico, che è andato sold out, con Bruno Bertero, direttore dell’Ente Langhe Monferrato Roero.

Da rivedere, la modalità di unione dei quartieri di Breo e Piazza. È fondamentale esplorare le esigenze e i desideri dei cittadini per trovare una soluzione condivisa. Propongo quindi una riflessione, che spero possa essere il punto di partenza per chi gestirà la manifestazione in futuro: quali iniziative potrebbero stimolare un dialogo costruttivo tra le due aree e rafforzare il senso di comunità?".