Due processi penali a parti inverse. Lei vittima di lui e lui di lei. Il primo è già stato celebrato dal Tribunale di Asti, dove ora verrà discusso il secondo. Ma riavvolgiamo il nastro.
M.L., trentottenne di origine marocchine residente a Monticello d’Alba, nel 2023 è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere con l’accusa di maltrattamenti sulla ex moglie, A.A., costituitasi parte civile con l'avvocato Angelo Battaglio. La donna, trentenne di nazionalità marocchina, nell’agosto dello stesso anno si è ritrovata accusata di stalking non solo nei confronti dell’uomo, ma anche della sua attuale fidanzata e di un’amica.
Dopo l’applicazione della custodia cautelare, prima in carcere poi presso l’abitazione di Monticello d’Alba e la sostituzione della misura con il divieto di avvicinamento alla ex moglie, M.L., assistito dal legale Alessio Tartaglini, venne processato con rito ordinario nel palazzo di giustizia astigiano perché accusato di aver in più occasioni maltrattato la donna.
La Procura contestava alcune lesioni che l’uomo le avrebbe provocato a cavallo tra il dicembre 2021 e il giugno 2022.
Oltre alle botte, ci sarebbero state anche delle minacce, di cui una con un coltello puntatole allo stomaco. Poi cellulari rotti per gelosia e in un’occasione, dopo un litigio, lui l’avrebbe anche lasciata chiusa fuori di casa senza chiavi.
Accuse, quelle sostenute dal pubblico ministero, che hanno portato alla condanna dell’uomo in primo grado a tre anni e mezzo di carcere, ma che sono sempre state respinte sia dallo stesso che dal suo legale.
“L’esito del processo di primo grado ci ha lasciati molto amareggiati - commenta l’avvocato Tartaglini -, ma confidiamo di poter dimostrare in appello l’insussistenza del reato di maltrattamenti e la contraddittorietà delle dichiarazioni rese dalla persona offesa”.
É prevista per il 20 gennaio 2025, infatti, la prima udienza in Corte di Appello.
A carico della donna, A.A., invece, sono stati aperti due fascicoli per stalking sia nei confronti dell’ex marito, che della sua nuova fidanzata e di un’amica.
Nell’agosto 2023, infatti, la Procura di Asti aveva chiesto il rinvio a giudizio della ex moglie dell’uomo. Appostamenti di fronte al negozio della ex compagna di M.L. a Monticello, minacce, messaggi e telefonate incessanti. Sono queste alcune della contestazioni mosse alla trentenne.
Tra queste, anche alcune minacce che l’imputata avrebbe rivolto agli amici che per un periodo avevano ospitato M.L.
Un altro episodio agli atti della Procura, riguarderebbe l’ultima sera del settembre 2023, quando M.L. si trovava in un ristorante di Alba con la sua attuale compagna. Stando a quanto ricostruito, sembrerebbe che la donna li abbia raggiunti, abbia iniziato a insultarli e a riprenderli col cellulare.
Entrambi i fascicoli a carico di A.A. sono stati riuniti in un unico procedimento e, il prossimo dicembre, la donna, assistita dal suo legale Andrea Castiglione, sarà giudicata con rito abbreviato di fronte al giudice per l’udienza preliminare di Asti: "Chiariremo la nostra posizione e forniremo tutta la documentazione necessaria" ha concluso il difensore.