Una missione la loro, è proprio il caso di dirlo. Per portare a casa l'apertura del tunnel di Tenda, in vista delle Festività natalizie, in modalità cantiere.
Il Tenda è chiuso da ottobre 2020. Da allora è stato necessario modificare e rivedere il progetto, perché i danni causati dalla tempesta Alex soprattutto sul lato Francia, sono stati enormi. Di date di riapertura ne sono state comunicate tante. Tutte disattese. Giugno 2023, ottobre 2023, poi giugno 2024, ora, forse, Natale 2024, ma, come, nessuno lo sa.
Per dare un'idea, basti ricordare che il tunnel, prima della tempesta Alex, chiudeva tutte le volte che non c'era il presidio dei vigili del fuoco; oppure, quando non funzionava anche un solo idrante oppure una parte dell'impianto di ventilazione. Ragioni di sicurezza.
Come si può pensare di aprire, quindi, con ancora molti impianti non solo da installare ma, addirittura, da produrre? Le percentuali sul sito dell'Anas parlano chiaro: produzione degli impianti al 48%; installazione al 23.
Difficile credere che si arrivi al 100% in poco più di un mese.
"Speriamo nell'apertura, certo - spiega Fulvio Dalmasso, direttore della Lift, la società che ha in gestione gli impianti sciistici della Riserva Bianca. Ma le promesse sono state così tante volte disattese, che illusioni preferiamo non farcene. Per noi ogni anno è più difficile. Veniamo da quattro stagioni di grande fatica: la ragione principale è la chiusura del Tenda. A breve delibereremo un aumento di capitale, per poter proseguire l'attività. Questa è la situazione, purtroppo. Sul Tenda, attendiamo".
Come dovrebbe aprire il Tenda? Non lo sa nessuno, nemmeno il comandante provinciale dei vigili del fuoco della Granda, l'ingegner Corrado Romano, che fa parte del Comitato intergovernativo di sicurezza. Ad inizio dicembre è prevista la prossima riunione e, in questa sede, si dovrebbe capire qualcosa in più.
"Il piano di sicurezza è in itinere - spiega Romano. Noi, come vigili del fuoco, siamo chiamati a valutare gli aspetti relativi all'impiantistica antincendio della galleria. Non è previsto, in caso di apertura, un presidio costante da parte nostra. Si sta ragionando su una transitabilità a fasce orarie, ma si è ancora lontani dalla definizione delle modalità. Ci sono varie ipotesi. Dal canto nostro, dovremo verificare l'esecuzione di determinati lavori, senza i quali difficilmente sarà possibile il transito. Mi riferisco, per esempio, alle porte tagliafuoco, che al momento non ci sono".
Poco fiducioso anche il presidente della Provincia, nonché referente del Comitato di monitoraggio Luca Robaldo. "Credo che si deciderà in sede di prossima Conferenza intergovernativa, prevista prima della fine dell'anno".
La Cig e i vigili del fuoco. Spetterà probabilmente a loro decidere se si passerà o no, in base ai lavori eseguiti fin qui in galleria. Il rivestimento è completato,
ma pare che non ci sia ancora la pavimentazione. Così come resta complicata la situazione degli imbocchi sul lato francese, il cui scavo è fermo al 56%. La modifica degli imbocchi consiste a tutti gli effetti nello scavo di due nuovi tratti di galleria spostati verso valle, ciascuno lungo circa 150 metri, che si collegheranno alle gallerie già esistenti.
E' ormai praticamente completato il ponte a scavalco della frana, sul lato francese.
Chi conosce bene la situazione, rimarca che non si potrà passare. "Voglio vedere chi si assume la responsabilità di far transitare le auto. Anas non credo proprio. A essere ottimisti, i lavori saranno finiti a giugno 2025", ci dice un operaio.
Ma c'è anche chi è più ottimista. "Io credo che si aprirà - ci dice un residente della valle che parla spesso con gli operai che lavorano al cantiere del Tenda. In un modo o in un altro, si troverà il modo di rendere il tunnel transitabile, per Limone Piemonte e per tutto il Cuneese. Come non lo so, ma si aprirà. A ottobre 2023 si decise per il no. E' passato più di un anno, la galleria ora è sostanzialmente finita. Mi preoccupa di più la situzione dei tornanti sul lato Francia, perché mi risulta che sia ancora tutto da fare".
Nel giro di un mese, massimo un mese e mezzo, si saprà, quindi, se il Tenda sarà nuovamente transitabile e in quale modalità.
La missione romana del sindaco Riberi ha portato a casa la conferma dell'apertura, ma non sono sufficienti le parole, soprattutto quando di mezzo ci sono la sicurezza e l'assunzione di responsabilità da parte di qualcuno. Chi vorrà assumersela?
Tutte valutazioni che si faranno in sede di CIG. Con le Festività ormai dietro l'angolo.