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Attualità | 05 novembre 2024, 20:58

Beinette ha commemorato il IV Novembre, il vice sindaco Bertone: "Adoperiamoci per tutelare e costruire la pace"

Ieri le celebrazioni presso il monumento ai caduti con una folta partecipazione da parte della comunità scolastica

Beinette ha commemorato il IV Novembre, il vice sindaco Bertone: "Adoperiamoci per tutelare e costruire la pace"

Sentite e partecipate celebrazioni ieri, lunedì 4 novembre, a Beinette presso il monumento ai caduti, in occasione della festa dell’Unità Nazionale delle Forze Armate.

Alle celebrazioni, oltre all’amministrazione comunale, era presente il gruppo ANA locale e una folta rappresentanza della comunità scolastica.

Alle 10, dopo la cerimonia dell’alzabandiera, è stata deposta la corona d’alloro e sono stati letti tutti i nomi dei beinettesi caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

"Nei primi anni questa era considerata la festa della vittoria - ha detto il vice sindaco Bruno Bertone, nell'orazione ufficiale -, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale abbiamo compreso che nessuna guerra ha dei vincitori: è sempre una sconfitta per gli uomini. 

Acche se in Italia da 79 anni non abbiamo più conflitti bellici, dobbiamo continuare ad adoperarci per mantenere e costruire la pace, partendo dalle piccole cose. Cerchiamo di andare d'accordo con i familiari, con i vicini di casa e rispettiamo sempre le idee degli altri". 

Dobbiamo onorare la Costituzione, che garantisce libertà e democrazia, valori che troppo spesso diamo per scontati, cerchiamo di diffonderli per un'Europa unita.

In questa occasione vogliamo ricordare tutti i caduti che hanno perso la vita per la libertà di cui godiamo noi oggi e le Forze Armate che, con spirito di abnegazione, intervengono nei luoghi di conflitto e sono sempre in prima linea, anche nel corso delle calamità naturali". 

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Il vice sindaco, a nome dell'amministrazione, ringraziando la comunità scolastica e i presenti al corteo ha poi fatto un invito alle famiglie affinché facciano conoscere alle future generazioni luoghi che hanno visto la guerra, come il sacrario Redipuglia in provincia di Gorizia ma anche i luoghi dello sbarco in Normandia.

Le celebrazioni sono state chiuse dagli emozionanti interventi e riflessioni da parte degli allievi della scuola secondaria di primo grado e della primaria che hanno anche intonato l’inno d’Italia.

Arianna Pronestì

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