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Attualità | 04 novembre 2024, 19:53

TRENT'ANNI DALL'ALLUVIONE/ Piozzo ricorda il gesto eroico dell'ex sindaco Boffa, che salvò un uomo dalla furia del Tanaro [VIDEO]

Questa mattina, in biblioteca, il ricordo dello storico primo cittadino e delle sette vittime che persero la vita nel crollo del ponte Maccagno

TRENT'ANNI DALL'ALLUVIONE/ Piozzo ricorda il gesto eroico dell'ex sindaco Boffa, che salvò un uomo dalla furia del Tanaro [VIDEO]

Era un sindaco Alpino Felice Boffa, ex primo cittadino di Piozzo, cavaliere “al merito della Repubblica Italiana” che, nel 1994, non esitò neanche un minuto per salvare la vita di Giampiero Ballauri, clavesanese, che venne coinvolto nel crollo del ponte Maccagno durante l'alluvione. 

A ricordarlo con affetto questa mattina, lunedì 4 novembre, nel trentennale di quei difficili giorni, sono stati in molti. 

L'amministrazione comunale del sindaco Sergio Lasagna ha organizzato, con gli Alpini, la Protezione Civile e le scuole locali, un momento di incontro e riflessione per trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quei giorni, ricordando le sette persone che persero la vita nel crollo del ponte, ma anche il gesto eroico dell'ex primo cittadino, scomparso nel 2022 (leggi qui)

Ancora a novembre del 2019, a 25 anni dall'alluvione, con estrema lucidità e umiltà raccontava di quei giorni: "Ognuno nel proprio comune fece il possibile. Non ho avuto esitazioni, fortunatamente è andata bene. Il giorno dopo c'era grande disorientamento, una situazione che non era mai successa prima. Tutti hanno fatto la loro parte, in una situazione che era impossibile. Nel crollo del ponte sono morte sette persone, solo uno, sbalzato all'esterno del fuori strada su cui viaggiava, galleggiando per circa 300 metri, è riuscito a raggiungere un'abitazione che era vuota e a salire su un terrazzino in attesa di un intervento. Il custode della casa, che era di alcuni francesi, era andato con il trattore a vedere la situazione, fortunatamente il motore si spense e così riuscì a sentire le grida di aiuto.

Informato della situazione andai casa a prendere una corda e l'imbracatura per legarmi al trattore: l'ho raggiunto e siamo tornati a riva". 

E proprio per il suo impegno e spirito di abnegazione verso la comunità Piozzo ha deciso che gli intitolerà la sala polivalente.

"Era un sindaco alpino, dal cuore grande - lo ha ricordato Fausto Ballauri, capogruppo  -. Lo ricordiamo oggi con affetto insieme agli amici della corale 'Tosatti' di cui faceva parte e che aveva contribuito a fondare".

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I rappresentanti del coro, intervenuti all'evento, hanno voluto donare una targa che è stata consegnata alla figlia di Felice Boffa, Silvia, presente insieme alla mamma Marilena. 

La dott.ssa Elena Sardo, dirigente scolastica ha letto i ricordi e le testimonianze di quei giorni e - a seguire - i bambini della scuola dell'infanzia hanno presentato il brano "La storia del fiume". 

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"Ci auguriamo che la memoria diventi azione, soprattutto per le future generazioni - ha detto il sindaco -. A tragedie come quella del 1994 non ci si abitua mai e, purtroppo, non si è mai abbastanza preparati". 

L'amministrazione ha poi raggiunto il ponte sul Tanaro, simbolo di quei tragici giorni, per lanciare un mazzo di fiori in ricordo delle vittime. 

Arianna Pronestì

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