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Economia | 04 novembre 2024, 08:19

Una “seconda chance” a Fossano: il riscatto attraverso un progetto lavorativo al McDonald’s

Euro1, società che gestisce i ristoranti Mc in Granda, ha inserito da alcuni mesi nello staff due ragazzi che stanno terminando di scontare una pena detentiva. L’ad Romano: “Un progetto di inclusione, proposto dall’Associazione Seconda Chance, oltre ideologie e pregiudizi: la volontà è di condividerlo con l’imprenditoria locale e le istituzioni”

Una “seconda chance” a Fossano: il riscatto attraverso un progetto lavorativo al McDonald’s

Se ne parlerà venerdi 8 novembre presso la sede di Fondazione Fossano Musica, ospite d’onore Michele Padovano che racconterà col suo libro la sua storia di riscatto, dopo essere stato catapultato incolpevolmente in una vicenda giudiziaria, conclusa con una totale assoluzione dopo una battaglia di ben 17 anni.

È anche attraverso il lavoro che può passare la possibilità di un riscatto dopo aver sbagliato, da afferrare al volo per costruirsi un domani migliore. Lo può affermare Euro 1, la società licenziataria dei ristoranti McDonald’s in provincia di Cuneo che è scesa in campo inserendo a luglio nel ristorante di Fossano. sulla scia di analoghi test su altre realtà nazionali e col coordinamento di un’associazione no-profit, Seconda Chance - due ragazzi che stanno scontando una pena detentiva nella Casa circondariale della città degli Acaja. 

Un progetto in cui ha creduto l’amministratore delegato di Euro1 Alessandro Romano, attraverso il quale si sono concretizzati due dei principali obiettivi che si pone l’azienda, ossia inclusività e pari opportunità. E a distanza di alcuni mesi dall’inizio del progetto lavorativo, il risultato - per nulla scontato e caricato di luoghi comuni e stereotipi - ha ottenuto risultati talmente positivi che l’ad Romano ha voluto organizzare un incontro ribattezzato “Lavoro. Genesi di un riscatto” per raccontare la sua esperienza, dal di dentro, con il racconto delle ripercussioni e dell’interazione con la squadra del locale. 

Un momento di riflessione e condivisione, coinvolgendo chi, in modo diverso, ha partecipato a questo percorso: Confesercenti Cuneo con il direttore generale Nadia dal Bono; Claudia Polidoro, responsabile piemontese di Seconda Chance, la non-profit promotrice a livello nazionale della progettualità che mette in contatto aziende e istituti di pena, attraverso un processo che permette alle aziende di porre in atto - anche attraverso i benefici della legge Smuraglia - le modalità di inserimento di forza lavoro ammessa al lavoro esterno come primo tentativo di reinserimento nella società. A raccontare l’esperienza a Fossano ci sarà anche Antonella Aragno, funzionario giuridico pedagogico della Casa Circondariale, da dove tutto ha avuto inizio. 

L’appuntamento è per venerdì 8 novembre alle ore 18, presso la Sala Grande Giovanni Mosca di Palazzo Burgos in via Bava San Paolo. 

Ospite d’onore sarà Michele Padovano, dirigente sportivo ed ex calciatore: ha giocato nel Cosenza, nel Pisa, nel Genoa, nella Reggiana, nel Napoli e con la Juventus, squadra con la quale ha vinto uno scudetto e una Champions League e poi ancora una Supercoppa Uefa, una Coppa intercontinentale e due Supercoppe italiane. Appese le scarpe al chiodo, la sua carriera da dirigente sportivo è stata interrotta dallo scandalo giudiziario raccontato nel libro “Tra la Champions e la Libertà”. L’iter giudiziario si è concluso con la sua totale assoluzione solo 17 anni dopo. Michele Padovano racconterà con dovizia di particolari e parole ricche di emozioni e ricordi, questo suo spaccato di vita nel quale si è trovato incolpevolmente catapultato, che ha travolto lui e i suoi affetti. 

“Credo che venerdì 8 novembre sarà un incontro ricco di pathos - sottolinea l’amministratore delegato di Euro1 Alessandro Romano -, dove i protagonisti assoluti saranno il coraggio e la forza di chi ha convogliato tutte le sue energie per ottenere una seconda opportunità - da incolpevole chiamato alla lotta per la libertà, nel caso di Padovano - combattendo fino allo stremo per far vincere la verità. È stata grande la sensibilità di Michele nel volersi rendere disponibile da subito a parlare di sé sul tema, ancor più uscendo da una storia che ha segnato la sua vita e di cui narra nel suo libro carico di emozioni. Vuole anche essere - prosegue Romano - un esempio concreto di come ognuno di noi possa fare la sua parte, andando al di là di ogni pregiudizio. Solo così nascono le belle storie come quelle che racconteremo a Fossano e spero davvero che il progetto del reinserimento al lavoro di due detenuti, selezionati in collaborazione con la Casa circondariale, realizzato nel McDonald’s di Fossano, possa continuare con la conferma contrattuale nei prossimi mesi e possa trovare emulazione, ove applicabile sul territorio e grazie alle associazioni di categoria, a cominciare da Confesercenti, co-organizzatrice dell’evento con il direttore dal Bono”. 

"Con questo progetto – precisano Giovanna Ghigo e Massimo Giacchetto, rispettivamente coordinatrice delle attività Risorse Umane e formazione e Delegato dei processi di selezione e inserimento di Euro1 – la nostra azienda ha offerto una seconda possibilità a due ragazzi dopo un processo interno che abbiamo condiviso, ma possiamo al tempo stesso dire che anche loro hanno arricchito di esperienze positive noi e in particolare i 35 collaboratori che lavorano nel nostro Mc di Fossano, dandoci ancora una volta prova di quanto sia importante non fermarsi agli stereotipi”. 

La serata - allietata da interventi artistico-musicali suggestivi grazie all’attore Mario Bois e al Maestro Enzo Fornione con letture di testi originali e improvvisazione al pianoforte - si concluderà con un rinfresco, per un aperitivo offerto da Euro 1 dove, oltre ad alcuni dei prodotti più tipici del McDonald’s, si potranno degustare le prelibatezze di Cascina Pensolato, una cooperativa agricola sociale, senza fini di lucro, che coltiva terreni in San Antonio Baligio di Fossano, progetto della Caritas Diocesana di Fossano, della Fondazione Noialtri, delle Associazioni Camminare Insieme e Di.A.Psi e degli Orti del Casalito. 

“Perché inclusione, pari opportunità e solidarietà non devono rimanere valori generici - conclude l’AD di Euro1 - ma trasformarsi in azione concrete ogni volta che ne abbiamo l’opportunità. Personalmente la considero anche una delle modalità per coinvolgere e ringraziare le persone che hanno curato con me il progetto nel mio team People - che ci hanno creduto e hanno fatto vincere in primis le mie remore – e restituire indirettamente un’azione sociale in favore del territorio della Granda nel quale, ormai da 25 anni, operano i cinque ristoranti McDonald’s che ho l’onore di gestire. Non è la prima e non sarà l’ultima azione in collaborazione con enti socio-assistenziali cui daremo spazio, diversi sono in atto ormai da anni su altri locali in favore di persone con differenti abilità e sensibilità “- conclude Romano.

Euro1 gestisce cinque locali a marchio McDonald’s in provincia Granda, ai quali se ne aggiungerà tra pochi mesi, un altro nella città di Cuneo. In totale sono impiegati 240 dipendenti, di questi oltre il 93 per cento è assunto attraverso un contratto stabile con numerose figure professionali e processi di formazione e opportunità di crescita trasversali. Oltre il 55% dell’organico è di sesso femminile, con il 60% di donne ad occupare posizioni apicali o in staff di sede: tra di esse Samira Ihaouane, direttrice del locale fossanese, in azienda dal 2001.

cs

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