Politica - 04 novembre 2024, 09:18

Fratelli d’Italia verso i congressi dei circoli locali

Ad un anno dall’assise provinciale la situazione nel partito resta tesa. La direzione è congelata e anche gli ultimi tentativi di composizione sono falliti. La componente identitaria ne chiede il commissariamento

Il congresso provinciale FdI del 2023

Sono scaduti il 31 ottobre i termini per il tesseramento a Fratelli d’Italia, che da qui ai primi mesi del nuovo anno porteranno i circoli locali a congresso. Un anno fa di questi tempi – il 25 novembre 2023 - si era svolto il congresso provinciale le cui conclusioni erano state traumatiche.

Un numero rilevante di tesserati non era stato ammesso al voto, fatto questo che aveva innescato una serie di ricorsi ed esposti che hanno indotto gli organi nazionali del partito a “congelare” la direzione ma non la presidenza provinciale, dal momento che questa era stata concordata e perciò eletta unitariamente.

Sul nome di William Casoni si era determinata un’ampia convergenza mentre la direzione non ha mai potuto divenire pienamente operativa a seguito di questa situazione. Il segretario organizzativo nazionale, Giovanni Donzelli, aveva preso tempo bloccando l’organigramma scaturito dalle votazioni perché ritenute non conformi ai dettami dei regolamenti congressuali. Gli appuntamenti elettorali di giugno, europee, regionali e amministrative, avevano indotto via della Scrofa a soprassedere per evitare di acuire tensioni in un frangente inopportuno per regolare conti interni. Anche il segretario piemontese Fabrizio Comba – considerata la stasi romana – ha preferito glissare il “caso Cuneo”. 

Casoni, in questo lasso di tempo, si è trovato impossibilitato ad agire lasciando che fosse Paolo Bongioanni a decidere, non tanto come assessore regionale quanto piuttosto in virtù del suo ruolo di vicesegretario regionale. Il partito è rimasto spaccato in almeno due fazioni e le conseguenze si sono avute non tanto alle regionali, dove da Cuneo FdI ha mandato in Regione tre consiglieri regionali, Paolo Bongioanni, Federica Barbero Invernizzi e Claudio Sacchetto, quanto alle comunali dove i risultati sono stati magri.

Anche il dato delle recenti elezioni provinciali di secondo grado – dove è stato eletto un solo consigliere, Rocco Pulitanò – è stato inferiore alle aspettative di un partito che alle politiche del 25 settembre 2022 aveva sfondato in Granda il tetto del 30%.

Risulta che anche gli ultimi tentativi di trovare una composizione siano falliti per cui la stagione dei congressi cittadini si annuncia incerta. La componente identitaria, che fa capo a Paolo Chiarenza, Federica Barbero Invernizzi, Guido Giordana, Maurizio Occelli e vari altri, chiede spazio e ribadisce che una semplice compensazione numerica non basta. Sollecitano un commissariamento della federazione provinciale, ma la richiesta risulta essere stata ritenuta “irricevibile”.

Finora, infatti, l’unico commissariamento deciso è stato quello del circolo di Mondovì, dopo le dimissioni dei vertici locali avvenute come atto di protesta rispetto alle candidature alle provinciali, varate – così hanno denunciato - a loro insaputa.

Giampaolo Testa