Eventi - 02 novembre 2024, 12:23

Dopo 30 anni si rivedono gli Alpini del 1993-94 della Caserma Montegrappa di Torino

Dopo trent’anni ci siamo ritrovati, noi che nel 1993 e 1994 eravamo giovani militari presso la Caserma Montegrappa di Torino, quando il mondo sembrava enorme e ogni giorno era una nuova avventura. Un pranzo speciale ci ha riuniti al ristorante Bramafam di Revello, un’occasione per rivederci e condividere ricordi con le nostre famiglie, rendendole partecipi di una parte della nostra vita di cui forse sapevano solo qualche aneddoto.

Allora avevamo tra i 19 e i 21 anni, eravamo giovani, inesperti, a tratti anche spaventati. Ogni giornata nella Fanfara iniziava presto e finiva tardi, tra addestramenti, parate e compiti che sembravano interminabili. Ma in quell’intensità abbiamo imparato la vera amicizia e il valore della condivisione, anche dei piccoli gesti: una pizza insieme, una birra al pub, una risata prima di una nuova marcia. Questi momenti, a distanza di tre decenni, rimangono vivi nelle nostre memorie come se fossero successi ieri.

Non ci siamo ritrovati per caso: un grazie speciale va a Roberto, Cristiano e Davide, che si sono impegnati per organizzare questo incontro, dando a ciascuno di noi la possibilità di rivedere quei volti familiari e i sorrisi di allora. E, anche se oggi il tempo ha lasciato qualche segno, il ricordo delle nostre prime impressioni è tornato vivido: il volto un po’ spaesato di tutti noi, all’inizio un po’ impauriti, ma pronti a dare il massimo. Chi non ricorda il nostro Maresciallo Bonessio, che ci ha forgiati con una disciplina dura ma giusta? Era lui a ricordarci l’importanza del rigore, ma anche della resistenza, qualità che ci sono servite lungo la strada della vita.

Durante il pranzo, le famiglie hanno ascoltato le nostre storie con curiosità e allegria. È stato un momento speciale: raccontare loro degli anni trascorsi tra corse e ordini, dell’addestramento che sembrava non finire mai, e dei giorni in cui non avevamo nemmeno il tempo di lavarci tutto il necessario. “Hai per caso un paio di calze pulite?”, “Mi dai diecimila lire? Te le rendo appena torno a casa...” erano frasi quotidiane, piccole richieste che ci facevano sentire parte di una grande famiglia.

Abbiamo ripercorso insieme la routine che ci aveva temprati: lavare, stirare, lucidare, e l’immancabile carica del pulmino, sempre di fretta. Quei sacrifici, che allora sembravano ostacoli insormontabili, oggi li ricordiamo con affetto e un sorriso. Perché, anche se per noi erano prove dure, ci hanno legati indissolubilmente.

Roberto, Cristiano e Davide… vorremmo innanzitutto ringraziare tutti i partecipanti per aver creduto in noi e nell'evento. Il successo della giornata, carica di emozioni e di partecipazione, ha superato ogni nostra aspettativa. È stato un piacere vedere così tanti volti familiari riuniti e condividere con voi i ricordi di un periodo così importante della nostra vita. Siamo entusiasti di annunciare che, visto l’entusiasmo mostrato, la nostra intenzione è quella di ripetere questo incontro anche l'anno prossimo“.

Ritrovarsi dopo tanti anni ha portato alla luce quanto quei giorni lontani siano stati importanti. Mentre raccontavamo alle nostre mogli e ai nostri figli le vicende, abbiamo capito che ogni singolo momento condiviso è stato una pietra miliare, non solo nel nostro percorso di militari, ma nella nostra crescita come persone. E, in fondo, anche se sono passati trent’anni, il legame che ci univa non si è mai spezzato: è rimasto lì, tra risate e ricordi, a ricordarci chi eravamo e chi siamo diventati.

 

C.S.