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Attualità | 31 ottobre 2024, 20:56

Nocciola Piemonte IGP, tra cambiamento climatico, posizionamento di mercato e un futuro da ripensare

Inaugurata, ad Alba, la 13ª edizione del Salotto dei Gusti e dei Profumi. Tre giorni di eventi e degustazioni in piazza Duomo, ragionando sulle strategie per il mercato dopo l'annus horribilis che ha colpito la Tonda Gentile delle Langhe

Nocciola Piemonte IGP, tra cambiamento climatico, posizionamento di mercato e un futuro da ripensare

Non è stata la consueta festa, visto l'annus horribilis che la Nocciola Piemonte IGP sta vivendo, con il crollo delle produzioni dovuto principalmente al cambiamento climatico. Tante fasce tricolori, con moltissimi sindaci del territorio di Langhe e Roero, e una grande partecipazione, ma il presidente dell'Ente Fiera della Nocciola e Prodotti tipici dell'Alta Langa, Flavio Borgna, ha subito sgombrato il campo dai dubbi, annunciando che quest'anno la "Nocciola d'Oro" non sarebbe stata assegnata.

Si è aperta così, nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre, la 13ª edizione del Salotto dei Gusti e dei Profumi, appuntamento ormai di rito nell'autunno di eventi a corollario della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, con la struttura di piazza Risorgimento pronta ad animarsi, nel weekend lungo dell'1, 2 e 3 novembre, tra degustazioni, folclore e tradizione.

"Celebriamo l'importanza di questo prodotto fondamentale per l'economia del territorio, anche in un'annata sfavorevole, con una produzione limitatissima e di scarsa qualità - ha affermato il presidente Borgna -. Quello di oggi, più che un momento di festa, vuole essere un'occasione di riflessione".

A fare gli onori di casa, l'assessore albese all'Agricoltura, Roberto Cavallo: "Per me la Tonda gentile delle Langhe ha il sapore del ricordo: di mia nonna e mia zia, suor Margherita, che andavano a cogliere le nocciole per fare i dolci, e di mio nonno che in tempi di guerra dalle nocciole estraeva olio. Un altro ricordo è quello delle ore passate in ginocchio a raccoglierle, da ragazzo, ascoltando i canti della tradizione popolare. E ancora, mi porta il ricordo del Prof. Gerbi, che in qualche modo ha “riscoperto” la nocciola".

La presidente dell'Ente Fiera di Alba, Liliana Allena ha posto l'accento su "Alba capofila di un territorio di eccellenze", reduce dalla trasferta di Singapore in cui sull'Amerigo Vespucci sono stati presentati il Tartufo Bianco d'Alba, i grandi vini del territorio e la Nocciola Piemonte IGP. "Il cambiamento climatico influisce sul tartufo come sulla nocciola, come sui vigneti: occorre porre grande attenzione, perché il punto di non ritorno è sempre più vicino, come ci insegna il Tuber magnatum Pico, sentinella preziosa dello stato di salute del Pianeta".

Quindi Lorenzo Traversa, presidente del Consorzio di Tutela Nocciola Piemonte, che oggi raggruppa 1.200 soci, con scopi di tutela, valorizzazione e promozione nel mondo di questo prodotto. "Abbiamo fatto molta strada da quel 1984 quando il Consorzio è nato, a opera di un gruppo di 7 persone in Alta Langa, che hanno dato vita a questo progetto per valorizzare un'eccellenza del territorio. Quest’anno non esiste il problema dei prezzi perché, sostanzialmente, non c'è produzione, purtroppo. Come Consorzio lavoriamo per offrire garanzie a corilicoltori, anche se la lotta è impari quando, pur avendo un prodotto di qualità assoluta, pensiamo di poter concorrere con aziende di pianura e, soprattutto, con le coltivazioni intensive internazionali".

Approfondita l'analisi del direttore di AGRION (la fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese), Giacomo Ballari, che su incarico della Regione Piemonte sta conducendo studi agronomici mirati sulla coltivazione della Nocciola per migliorarne qualità e sostenibilità, concentrandosi in particolare sull'adattamento alla sfide poste dal cambiamento climatico. "Il risultato di quest’anno è frutto non degli ultimi due mesi, ma di una tendenza in atto da anni. La situazione è pesante: nel 2012 venivano prodotte in Piemonte 16.000 tonnellate di nocciole con 12.000 ettari di noccioleti. Oggi siamo sempre a 16.000 tonnellate, ma a fronte di 28.000 ettari".
Come si inverte la tendenza?
"Si parte dal terreno, con la dotazione organica dello stesso, per far lavorare bene le piante. Serve poi rinnovare il parco dei noccioleti, con potature, ma anche reimpianti. Ancora, occorre rafforzare la capacità della Tonda Gentile di resistere a questi sbalzi climatici, pensando anche a miglioramenti genetici, che appaiono indispensabili e non devono essere un tabù. Infine, andrebbe rivista la possibilità di creare accumuli di acqua per gli agricoltori, senza i troppi impedimenti burocratici presenti oggi".

Così la vicepresidente dell'Ente Fiera della Nocciola e direttrice del Consorzio Turistico Langhe Experience, Elisabetta Grasso: "Siamo felici di dare il via alla 13ª edizione del Salotto dei Gusti e dei Profumi, che rappresenta tutta la nostra passione come Ente Fiera della Nocciola e Consorzio Turistico. Ma se è vero che stiamo vivendo un momento complesso per la produzione, è soprattutto nei momenti difficili che va incentivata la promozione e questo ci apprestiamo a fare nei prossimi tre giorni, dalle 10 alle 19, con degustazioni guidate in comparazione alla nocciola turca, con i gruppi di musica tradizionale in piazza, con la sfilata di Fiat 500 storiche il sabato pomeriggio e con la domenica dedicata alla nocciola che incontra le tradizioni, con antichi mestieri e mercatino antiquariato".

Quindi, decantando il profilo sensoriale unico della Nocciola Piemonte IGP delle Langhe, adatta per gelaterie, pasticcerie, cioccolaterie e ristoranti, ecco l'assist per il curatore gastronomico Paolo Vizzari, convinto che grazie al brand "Langhe" si possa aumentare il valore percepito del prodotto.
"Per il brand 'Langhe' è importante arrivare con il giusto tone of voice, colpendo il mercato target di riferimento, specialmente quando si riducono le produzioni. Se si ha poco prodotto, occorre cercare di migliorare il posizionamento, ma la qualità del prodotto non basta. Bisogna coinvolgere i consumatori e i mercati".
A sostegno di questa tesi, l'esempio francese della Champagne, regione dal prodotto eccellente reso esclusivo, simbolo del lusso e del festeggiamento, con un'operazione di marketing riuscita alla perfezione.
"Per la Nocciola Piemonte IGP dobbiamo fare altrettanto, lavorando per colpire le orecchie dei consumatori di domani, i ragazzi. Non con conferenza a scuola, ma nel tempo libero. Lo champagne lo fece posizionandosi grazie al cinema, come i diamanti. Anche l’enogastronomia di questo territorio è nata grazie al marketing, con le intuizioni felici di Giacomo Morra. Oggi il medium non è il cinema… per parlare ai giovani, coinvolgendoli, il mezzo migliore è Tik Tok".

Andando verso la chiusura, l'esperto panificatore e ambasciatore del gusto Fulvio Marino, vincitore virtuale della Nocciola d'Oro di quest'anno, che - presentando anche una focaccia con le nocciole salate e un dolce alle nocciole - ha sottolineato ai presenti l'importanza di utilizzare ingredienti a km0, illustrando come valorizzare al meglio le materie prime locali, trasformandole in prodotti da forno che esaltano l'identità e il prestigio delle colline di Langhe, Roero e Monferrato. "Il brand 'Langhe' rappresenta una garanzia di qualità e autenticità. La battaglia si vince sulla comunicazione, solo se il prodotto è di qualità, come in questo caso. Serve, tuttavia, una filiera di qualità, lavorando anche su trasformazioni e tostatura".

A chiudere il momento inaugurale, prima del taglio del nastro che ha coinvolto bambini in festa per Hallowe'en, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a sua volta prouttore di nocciole. "La sfida del posizionamento vale per tutti i prodotti e con il Tartufo l’abbiamo vinta. Qui, tuttavia, il problema è che non abbiamo prodotto:da 6 quintali per giornata di pochi anni fa siamo passati a 1,5, un quarto. Per compensare dovremmo quadruplicare il prezzo, ma il mercato non ce lo consente: si vendevano a 300-350 euro al quintale, oggi siamo a 500, ma così è difficile avere margini. E questo è il terzo anno in calo, ed è un lento decrescere".
La causa?
"Certamente il cambiamento climatico incide, ma sono anche convinto che in verità abbiamo nocciole vecchie di 30 anni. Un corpo giovane si adatta, un corpo anziano fatica di più. Dobbiamo investire tanto sulla ricerca e AGRION e Ferrero lo stanno facendo, ma servono anche soluzioni immediate per sostenere il comparto corilicolo. In vigna, 3 anni dopo un reimpianto raccogli. Per le nocciole ce ne vogliono 6. Per questo servono misure per l'estirpo e il reimpianto di noccioleti. Con la consapevolezza che abbiamo la nocciola migliore del mondo, e questo non ce lo toglie nessuno. Sono convinto che ci sia però una ciclicità e usciremo vincenti anche da questa difficoltà".

Pietro Ramunno

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