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Eventi | 31 ottobre 2024, 20:31

Le foto dell’installazione "Tempio-Terra" di Enrico Rosso in mostra a Paratissima

L’architetto di Envie espone a Torino le fotografie della sua opera effimera realizzata in mais nel paese della valle Po, lo scorso anno, simbolo delle tracce lasciate dall’uomo e del fragile equilibrio con l’ambiente

Enrico Rosso con le foto dell'installazione "Tempio Terra" in mostra a Paratissima (Foto Nicola Lorusso)

Enrico Rosso con le foto dell'installazione "Tempio Terra" in mostra a Paratissima (Foto Nicola Lorusso)

Enrico Rosso, architetto di trentacinque anni originario di Envie, presenta la sua installazione 'Tempio-Terra' all'edizione di Paratissima a Torino, nell'ambito della rassegna “Imago Mundi” curata da Carla Gerbino.

Il progetto, esposto da oggi, venerdì 31 ottobre a domenica 3 novembre, indaga il delicato e complesso rapporto tra uomo e natura, tema centrale di questa sezione della mostra che si svolge durante l'Art Week di Torino.

Rosso ha concepito “Tempio-Terra” come una installazione di Land Art (arte terrestre) realizzata nella pianura di Envie, in via Cascina Nuova, nel giugno del 2023 ed è stata visibile seppur rovinata dal trascorrere del tempo, per ben 10 mesi fino allo scorso aprile.

Quest'opera si propone di indagare e stimolare una riflessione su quelle che sono le ‘tracce’ indelebili lasciate dall'uomo sul pianeta Terra e il rapporto tra uomo e natura.

In particolare, Rosso esplora l’impatto dell'ego umano, che spesso prevale sull'umiltà della natura, trattata come semplice risorsa.

‘Tempio-Terra’,  nome scelto per l’installazione di mais, rappresenta una struttura effimera e temporanea, espressione della Land architecture che, integrandosi nell'ambiente naturale, diventa co-costruttiva, contribuendo a quel paesaggio che la accoglie.

La scelta di coltivare e trasformare un campo di mais in un'opera d’arte ha dato vita a un confronto vivace nella comunità locale.

In quella zona – spiega Enrico Rosso - il mais è visto come risorsa di reddito; utilizzarlo come strumento artistico è stata una provocazione che ha suscitato riflessioni e discussioni, riflettendo su come oggi si tenda spesso a guardare distrattamente il mondo senza vederne davvero le sfumature”.

La creazione, realizzata come un progetto a ‘quattro mani’ tra l’architetto e ‘madre terra’, ha seguito un ciclo vitale autonomo: seminata a giugno, è cresciuta e ha prosperato fino all’aprile dell’anno successivo, quando ha iniziato a decomporsi naturalmente, simboleggiando il passare del tempo e la caducità della vita. 

Le fotografie che hanno documentato e immortalato la nascita, la crescita e la dissoluzione dell’opera sono ora esposte a Paratissima, dove rappresentano la cronaca visiva dell'evoluzione dell’installazione.

L’esposizione torinese è stata strutturata in varie categorie, una delle quali è ‘Imago Mundi’ che esplora i legami tra uomo e natura, lasciando emergere riflessioni sull’ambiente e sul fantastico. 

Paratissima, che quest’anno celebra la sua 20ª, edizione si conferma così un punto d’incontro per l’arte contemporanea, dando spazio a progetti emergenti che esplorano nuovi modi di comunicare e sensibilizzare.

“‘Tempio-Terra’ – racconta Rosso – sorgeva autonomamente, con ritmi e modalità dettati dalla natura stessa, sviluppandosi a partire dalle forme disegnate a tavolino per poi seguire nel campo un ciclo vitale che, come ogni elemento naturale, si trasformava nel tempo fino a ritornare alla terra.

Ho voluto - conclude l'architetto - proporre una riflessione critica sul rapporto tra ambiente naturale e azione umana, creando un’installazione temporanea con l'intenzione di lasciare un impatto profondo nel dibattito ecologico dell’arte contemporanea".

Anna Maria Parola

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