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Viabilità | 30 ottobre 2024, 16:31

Trasporto pubblico, la Regione in ritardo nei pagamenti alle aziende: si riuscirà a garantire il servizio?

ll consigliere comunale Beppe Lauria interroga il sindaco di Cuneo sul tema. L'assessore Gabusi: "E' vero, abbiamo ereditato ritardo nei pagamenti di 200 milioni, ma noi abbiamo sempre pagato. Il vero problema? Mancano autisti"

Trasporto pubblico, la Regione in ritardo nei pagamenti alle aziende: si riuscirà a garantire il servizio?

Il consigliere comunale di Cuneo Giuseppe Lauria ha presentato un'interrogazione, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, sul trasporto pubblico locale. 

Il tema è quello dei pagamenti alle aziende che se ne occupano e che sarebbero fermi a giugno 2024, conseguenza delle difficoltà finanziarie della Regione.

L'assessore ai Trasporti della Regione, Marco Gabusi, accompagnato dal direttore dell’Agenzia mobilità (soggetto pagatore), nei giorni scorsi avrebbe informato le aziende del settore circa la decisione di rimandare, facendoli “slittare” (sembrerebbe non prima di marzo 2025), i pagamenti dei contributi dovuti.

Lauria interroga il sindaco sulla questione, evidenziando come, soprattutto nel periodo scolastico, il servizio pubblico di trasporto è non solo una necessità ma l’unica risposta a tante famiglie rispetto alla “garantita” accessibilità al diritto di studio. 

L'assessore Marco Gabusi, raggiunto telefonicamente, ha ammesso come le difficoltà economiche della Regione non siano un mistero e non risparmino nemmeno questo settore. "Nel 2019 abbiamo ereditato un ritardo di oltre 200 milioni nei pagamenti. Da quando siamo al governo, abbiamo cercato di mitigare una situazione che non abbiamo generato noi e nemmeno peggiorato", spiega.

Per la copertura dei costi del trasporto pubblico locale esiste un Fondo nazionale che si somma alle risorse regionali, pari, queste ultime, a circa 55 milioni. "Abbiamo sempre pagato la nostra parte, da quando guidiamo il Piemonte - continua l'assessore -, ma quel debito di oltre 200 milioni è rimasto tale. Le difficoltà di cassa della Regione non ci consentono di sanarlo".

Le conseguenze per le aziende del settore ci sono, ovviamente. La Regione, dal suo canto, si è impegnata a riconoscere gli oneri finanziari di cui le stesse aziende devono farsi carico per gestire la mancanza di liquidità. "I contratti con le aziende sono stati prorogati di tre anni. Nel 2027 ci sarà una nuova gara e potremo azzerare il pregresso e ripartire da zero, senza debiti con chi vincerà il bando".

Ma sui possibili contraccolpi nei trasporti e, quindi, nel servizio all'utenza e agli studenti? Perché sono queste a venire evidenziate dal consigliere Lauria. Gabusi replica: "Non ce ne saranno. Con le aziende c'è un'ottima interlocuzione e  riconosceremo gli oneri che questa situazione comporta loro. Il problema più grave nel trasporto pubblico locale, che può davvero mettere in crisi il sistema? La mancanza di autisti". 

Barbara Simonelli

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