L’impegno, per l’assessore cuneese Luca Pellegrino, è di far convocare una commissione consiliare specifica che presenti e analizzi i dati relativi all’utilizzo, sul territorio comunale, del trasporto pubblico locale. Una richiesta che arriva in risposta all’interpellanza presentata in Consiglio comunale da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), che sollevava la necessità di operare un qualche tipo di monitoraggio.
“Il trasporto pubblico locale è tra le più importanti opportunità per ridurre il sempre più caotico traffico cittadino e progredire nelle politiche ambientali sostenibili – ha detto il consigliere nel suo intervento -. Nel 2019 il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) dimostrava come la mobilità tra altipiano e frazioni, in auto, fosse più che preponderante, tanto che il 70% degli spostamenti in auto nel nostro territorio avviene in uno spazio di soltanto cinque chilometri”.
“Per il sistema di trasporto pubblico il PUMS proponeva un monitoraggio con cadenza bi o triennale che coinvolgesse lo studio dei volumi effettivi – ha continuato il consigliere -. Di quest’azione non si ha contezza negli ultimi cinque anni, ovvero dall’entrata in vigore nel 2019 del nuovo assetto del trasporto pubblico locale”.
Bongiovanni ha quindi chiesto una commissione che coinvolga anche i comitati di quartiere e le frazioni, in modo da apportare eventuali correttivi al servizio: “Qualcosa da rivedere c’è, tenendo conto delle segnalazioni degli utenti, la cui media presenta picchi di 6.400 unità”.
Il progetto con UniTo tra trasporti e psicologia
L’assessore – che in apertura d’intervento ha ricordato come la prossima primavera vedrà il lancio della nuova gara d’appalto per la gestione del servizio – ha sciorinato in risposta all’interpellanza le “buone pratiche” introdotte dal nuovo assetto del trasporto pubblico a partire dal 2019: il mantenimento dell’intero territorio comunale nella prima fascia di prezzo a prescindere dalle distanze reali, la rimozione della differenza tra autobus urbani ed extraurbani, l’assicurare a ogni frazione almeno un pullman ogni ora e a diverse aree uno ogni quindici minuti, il servizio a chiamata, la navetta gratuita dal cimitero e, soprattutto, il tema delle agevolazioni tariffarie.
“Stiamo coinvolgendo i comitati di quartiere già adesso, e ci siamo schierati al fianco di quelli che hanno presentato un progetto, assieme a Grandabus, al bando di Fondazione CRC ‘Percorsi di sostenibilità’ – ha concluso Pellegrino -, con il quale il dipartimento di Psicologia di Torino cercherà di valutare non tanto come si muovono le persone ma il perché lo facciano nel modo in cui lo fanno”.