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Viabilità | 30 ottobre 2024, 12:36

Il PD sulla variante di Demonte: "Il commissario non si è mai visto e nessuna svolta sull'opera"

Intervento dell'onorevole Chiara Gribaudo, che annuncia una interrogazione parlamentare urgente, assieme al consigliere regionale Mauro Calderoni

Il PD sulla variante di Demonte: "Il commissario non si è mai visto e nessuna svolta sull'opera"

L’amministrazione comunale di Demonte ha dovuto eliminare cinque posteggi nella centrale via Martiri e Caduti della Libertà per tentare di migliorare ulteriormente la circolazione dei mezzi pesanti dopo l’introduzione, da inizio agosto, del semaforo che regola l'ingresso e l'uscita dal paese.

Nonostante l’installazione del semaforo, infatti, si sono manifestate nuove criticità, tra cui ingorghi e code, causati non solo dalla violazione del rosso da parte dei camionisti, ma anche dalle dimensioni dei Tir che ostacolano il passaggio di veicoli più leggeri.

Insomma, passati invano molto mesi da quando il senatore Giorgio Bergesio (Lega) magnificava l’importanza di un commissario straordinario per accelerare la realizzazione della circonvallazione, il comune ha dovuto fare da sé. 

Infatti, nonostante l’incarico ricevuto a metà marzo, l’Ing. Bernardini non ha ancora trovato il modo di visitare Demonte, dove la presenza di circa 700 Tir al giorno ha reso la situazione insostenibile.

L’elemento più critico del progetto di circonvallazione rimane il contenzioso tra i ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e della Cultura, in merito alla costruzione di una galleria a 70 metri di profondità, sotto la collina del Podio, su cui sorgono i resti dell’antico Forte della Consolata.

Il costo dell’opera intanto ha subito un significativo aumento, passando da 50 a 92 milioni di euro, sollevando preoccupazioni tra i cittadini e gli amministratori locali.

Eppure, durante un evento a Fossano in piena campagna elettorale, il viceministro Rixi (Lega) e l’amministratore delegato di Anas avevano annunciato la gara d’appalto entro la fine del 2024.

La comunità di Demonte e della valle Stura resta quindi in attesa di sviluppi concreti, sperando che certa politica mantenga gli impegni e che le attuali difficoltà possano essere superate per garantire una viabilità migliore e una qualità della vita più elevata.

Una situazione paradossale che si trascina da 15 anni e attende il parere definitivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo che era stata annunciata con grande clamore “una risposta concreta alla valle Stura”. 

Forse sarebbe il caso che il commissario Bernardini facesse un salto a Demonte per rendersi conto della viabilità insostenibile sia per il traffico pesante che per l'inquinamento.

Nonostante siano passati molto mesi dalla nomina del commissario straordinario e dall’annunciata “svolta sull'opera bloccata a Roma per il contenzioso di tre ministeri che litigano tra loro”, Demonte e la valle Stura restano ostaggio dei Tir. 

Tutto tace anche sull'altra questione delicata che riguarda il ponte dell'Olla di Gaiola che va messo in sicurezza e raddoppiato. Eppure nella valle risiede un altro esponente di punta delle forze politiche di maggioranza: Monica Ciaburro (Fratelli d’Italia). 

Chissà se almeno lei su questioni relative al suo territorio di residenza saprà andare oltre la politica dei proclami inconcludenti di questa destra che governa Regione e Paese?

Il PD e tutto il centrosinistra intanto, vicini alle difficoltà dei residenti e degli operatori economici di Demonte e della valle Stura, annunciano una interrogazione parlamentare urgente ad opera dell’onorevole Chiara Gribaudo. 

Onorevole Chiara Gribaudo

Consigliere regionale Mauro Calderoni


Partito Democratico

CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE



redazione

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