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Cronaca | 29 ottobre 2024, 19:24

Dà in escandescenza nella banca di corso Nizza a Cuneo e tenta di mordere un agente: a processo

L'episodio, per cui il 26enne si trova accusato di resistenza a pubblico ufficiale, avvenne durante il corteo di Friday for future. Uno sportellista: "Voleva prelevare una cifra che non aveva disponibile sul conto"

La Questura di Cuneo

La Questura di Cuneo

Era il 3 marzo 2023 quando gli agenti della Questura, in servizio durante il corteo “Friday for future” a Cuneo, lo avevano sentito inveire ed urlare contro alcuni passanti sotto i portici di Corso Nizza. Il ragazzo, N.D.,  ventiseienne originario del Gambia, poi entrato nella banca di Caraglio, venne raggiunto dalle autorità ed in seguito denunciato e rinviato a giudizio in tribunale a Cuneo per resistenza a pubblico ufficiale.

“Era molto agitato e non riuscivamo a capire il perché” - ha riferito in aula uno degli agenti intervenuti per cercare di calmarlo- “Siamo andati avanti per circa un quarto d’ora e alla fine abbiamo capito che era un correntista della banca e doveva prelevare”. La situazione, poi, si sarebbe fatta sempre più tesa, al punto che il direttore della filiale, temendo che potesse precipitare, fece uscire i clienti e interruppe l’attività degli impiegati.

Nel frattempo, uno sportellista stava cercando ci capire che cosa avesse fatto scattare il ragazzo: “Era un cliente della filiale di Dronero- ha spiegato il dipendente che aveva sostituito la collega, spaventata- voleva prelevare un importo che non aveva sul conto. Gli ho mostrato l’estratto conto per fargli capire quali fossero stati i suoi movimenti bancari e gli ho detto che potevamo dargli la cifra che era sul conto. É stato complicato”.

Dopo una ventina di minuti, N.D. prelevò un altro importo e, invitato dagli agenti a lasciare i locali della banca iniziò a divincolarsi, smanacciare e spintonare: “Non voleva uscire - ha riferito in aula un altro agente- Eravamo finiti a terra per ammanettarlo, quando iniziò a scalciare colpendo altri colleghi: abbiamo dovuto mettergli le fascette alle caviglie e lui ha cercato di mordere un collega”.

Condotto poi in Questura il ragazzo, soggetto noto alle forze dell’ordine, come spiegato da un poliziotto alternava momenti di lucidità ad altri di escandescenza: “Abbiamo chiamato anche il 118, per verificare che i suoi parametri fossero a posto - ha concluso-. Fatto questo, ha cercato di ostacolare il fotosegnalamento”.

Il processo è stato rinviato al 10 marzo prossimo per ascoltare l’agente che D.N. tentò di mordere.

CharB.

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