Non esiste, a oggi, una soluzione per la costruzione di un collegamento stabile e permanente tra il Parco Fluviale di Cuneo e la frazione bovesana della Mellana che rispetti tutte le autorizzazioni necessarie senza raggiungere costi inaffrontabili per qualunque amministrazione comunale.
È questo il sunto della risposta che l’assessore cuneese Gianfranco Demichelis ha dato in Consiglio comunale sull’argomento, portato al dibattito amministrativo da un’interpellanza del consigliere FI Franco Civallero.
Troppe parole (e forse tanta inerzia)
La soluzione attuale – il guado non definitivo pagato per due terzi dal Comune capoluogo e per un terzo da quello bovesano – non soddisfa una parte della popolazione, di cui Civallero si è fatto portavoce: “Da anni ormai si trascina questa problematica – ha detto -. Mi chiedo la modalità odierna a vantaggio di chi vada: diversi progetti sono stati presentati ma sono finiti nel dimenticatoio per il costo esagerato, senza che si valutassero anche altri siti adiacenti?”
“Si sono spese ormai tante, troppe parole – ha concluso il consigliere -. Esiste o no la possibilità di realizzare un collegamento fisso?”
Diversi gli interventi dei consiglieri presenti, tutti a sostegno della necessità di trovare una soluzione. Santina Isoardi (PD) ha sottolineato come “il guado rappresenti molto di più di una semplice struttura, è pezzo della nostra storia: costruire un collegamento stabile significherebbe non solo ripristinare un bene pubblico ma restituire alla cittadinanza un simbolo di appartenenza e identità, oltre a offre un’ottima opzione per turisti e visitatori”.
Tutti hanno anche sostenuto la necessità di ulteriori sforzi da parte dell’amministrazione comunale. “Mi sembra ci sia un po’ di inerzia, di incapacità e di non voglia di andare a vedere cosa si è fatto e cosa si fa nel resto d’Italia a livello di buone pratiche” ha detto Paolo Armellini (Indipendenti).
Demichelis: “Diamoci una mano anche nel reperire i fondi”
Demichelis ha quindi scoperto completamente le carte in tavola, assicurando come la volontà politica e l’attenzione rimangano sul tema: “Serve però capire che si tratta di un’opera dall’importante difficoltà di realizzazione concreta, tant’è che è un’idea che si trascina da anni senza trovare incarnazione”.
“Vero, quest’anno il guado provvisorio è stato colpito da diverse problematiche che ne hanno inficiato pesantemente il funzionamento – ha aggiunto -. Ed è vero anche che di proposte e opzioni, nel tempo, ne sono state presentate diverse. Ma nessuna, anche solo a livello di progettazione, è mai scesa sotto il costo di un milione di euro. Senza contare le difficoltà di realizzare una struttura fissa sul letto di un torrente, meno regolare e dal flusso più vigoroso e mutevole rispetto a quello di un fiume”.
“Noi la volontà ce l’abbiamo – ha concluso Demichelis – ma serve trovare una soluzione fattibile. Diamoci una mano, in questo senso, anche nella ricerca di fondi adatti allo scopo”.