Attualità - 29 ottobre 2024, 09:26

Tunnel di Tenda, Manassero e i dubbi sul cronoprogramma: “Alla modalità cantiere avremmo preferito i collaudi effettuati”

Se ne è parlato in Consiglio comunale nella serata di ieri (lunedì 28 ottobre), sotto spinta del consigliere Armellini: “Undici anni fa sembrava tutto facile. Oggi pagina più bassa”

Patrizia Manassero

Prosegue in Consiglio comunale a Cuneo il “tira e molla” sulle modalità che l’amministrazione comunale dovrebbe intraprendere nel manifestare il proprio disappunto in merito all’annosa - e, ormai, tristemente poco sorprendente – questione dei lavori al valico del Tenda, il cui cantiere di raddoppio del tunnel ha recentemente vissuto ore complesse dopo il paventato nuovo stop (poi fortunatamente scongiurato).

Le minoranze – in questo caso per bocca di Paolo Armellini (Indipendenti), autore di un’interpellanza specifica – chiedono alla sindaca una gestione più “ad alta voce” del tutto mentre lei si rifà a un atteggiamento più lucido e lungimirante (lo stesso adottato sino a oggi, sull’argomento come su altre questioni).

In questi giorni abbiamo davvero toccato il fondo della storia infinita del traforo del Tenda – ha detto Armellini in sede consigliare -. Undici anni fa sembrava tutto facile, prima dei cantieri mai conclusi, delle indagini e dell’alluvione: alziamo un po’ il livello di protesta, dimostrando orgoglio e coraggio! Serve che le amministrazioni locali, le istituzioni e i parlamentari la smettano di criticare e criticarsi e basta, e si attivino assieme alle associazioni di categoria”.

Il consigliere di minoranza sottolinea come “le ruspe degli anni 2000 vadano più lente delle braccia degli operai dei decenni precedenti, con il conseguente aumento dei costi, che non sembra avere una fine. Autunno 2026 o 2025 per la fine dei lavori, a seconda del grado di ottimismo; che significa, poi, l’apertura a modalità cantiere, concretamente?

I capitoli ancora aperti sono tanti, troppi, per il territorio provinciale. Serve evidenziare i danni economici enormi già realizzati dall’isolamento in ogni sede opportuna” ha concluso Armellini.

“Un tunnel costruito in otto anni e con voglia di fare”

Unico consigliere intervenuto Beppe Lauria: “Credo abbia ragione chiunque faccia le richieste del consigliere indicando come responsabili coloro i quali, negli anni, hanno rappresentato la politica fuori e dentro la nostra provincia. Due Ministri, due assessori regionali, cinque o sei consiglieri regionali, i vicesegretari di almeno tre partiti nazionali e chissà quanti altri, che continuano a parlarsi addosso”.

La verità è che non gliene frega niente a nessuno; quel tunnel l’hanno costruito in otto anni con piccone e tanta voglia di fare, è assurdo – ha aggiunto Lauria, che ha indicato la sindaca come responsabile a livello indiretto insieme a tanti altri -. Ma per fare i lavori servono le persone, che serve volerle mandare e pagare: queste persone non ci sono ora e non c’erano prima, e il tunnel non aprirà nei tempi previsti nemmeno questa volta”.

Manassero e i dubbi sulla riapertura “in modalità cantiere”

La sindaca Patrizia Manassero non ha potuto non ammettere il forte imbarazzo istituzionale, ammettendo che quel nuovo tunnel sia stato voluto dalla stessa politica che poi non sta riuscendo a concretizzare o a farlo concretizzare. Ma ha anche ricordato il ruolo fondamentale del comitato di monitoraggio, che senza realizzare azioni eclatanti – “a volte solo motivo per attirare l’attenzione mediatica” – ha realizzato azioni di controllo con sopralluoghi a sorpresa e portato i sindaci del territorio alla Conferenza Intergovernativa.

Abbiamo portato alle orecchie di chi la questione la gestisce davvero la realtà della crisi del territorio e delle famiglie che lo abitano e che ci lavorano, di un’economia importante che si è completamente bloccata – ha commentato ancora Manassero -. Ora parrebbe il nuovo stop ai lavori non avverrà e ANAS continua a sottolineare, probabilmente per non disattendere specifici obblighi contrattuali, la scadenza che vede la conclusione dei lavori e l’apertura del tunnel in modalità contingentata con safety-car a collaudi ancora da effettuare entro la partenza della stagione invernale 2024. Continuo a nutrire forti dubbi sul funzionamento e sulla plausibilità del tutto”.