A distanza di esattamente venti giorni dal Consiglio comunale speciale su piazza Europa, nella sala consigliare del municipio di Cuneo si è tornati a parlare – con la solita enfasi – del progetto di riqualificazione. E, soprattutto, del questionario online lanciato dall’amministrazione comunale nel mese di settembre, i cui risultati come diramati dall’ente sottolineano il sostegno di una parte della popolazione al progetto stesso. Sempre che i risultati possano esser considerati validi.
È questo il tema centrale dell’interpellanza presentata da Luciana Toselli, capogruppo di Cuneo per i Beni Comuni. Che già l’8 ottobre aveva posto alcune domande – in merito principalmente ai costi del questionario stesso in quanto azione pubblica – e che ha in sede di Consiglio indicato come il regolamento comunale che disciplina finalità e metodi di consultazione della cittadinanza da parte dell’amministrazione comunale implichi la necessaria deliberazione da parte del Consiglio comunale. In sostanza, ha detto Toselli, “serviva porre la questione in Consiglio prima di lanciare il questionario, che risulta quindi non valido: è stata una scelta politica? Chi ha dato l’incarico agli uffici di realizzare il questionario in questa maniera? È una violazione grave della normativa comunale”.
Pellegrino: “Abbattimento dei cedri questione superata”
Nella propria risposta l’assessore Luca Pellegrino ha indicato come il regolamento citato dalla proponente si rifaccia agli anni ‘90 e a un mondo in cui percepire e richiedere il parere dei cittadini era più difficile di quanto non lo sia adesso. “Parere mio, ma è giusto rispettarlo” ha detto.
“Il questionario, poi, non riguardava la scelta di fondo di includere o meno i cedri dell’Atlante perché questa era già stata conclusa e dal nostro punto di vista è questione superata – ha aggiunto Pellegrino -. Piazza Europa è stata inserita all’interno di ben due programmi elettorali di altrettante forze della coalizione di maggioranza e il progetto di fattibilità, che legittimamente può piacere o meno, è stato approvato ufficialmente”.
“Le domande riguardavano quindi il progetto in senso stretto, ed erano rivolte alla parte di cittadinanza più interessata alla riqualificazione della piazza – ha concluso l’assessore -. Useremo le risposte per richiedere ai progettisti la maggior puntualità possibile nella redazione del progetto definitivo”.
L’intervento del segretario comunale
Apriti cielo. Le esternazioni dell’assessore – definite senza mezzi termini “baggianate” da almeno due consiglieri di minoranza – hanno scatenato il putiferio, e portato al coinvolgimento del dottor Musso, segretario comunale, nella ricerca di prove fattuali che l’amministrazione, sul tema del questionario, si fosse mossa deliberatamente in senso contrario rispetto al regolamento.
A seguito dell’alzarsi dei toni Musso è intervenuto di persona: “Non sono stato coinvolto in questo genere di procedimento ma accetto l’invito a un approfondimento, anche se il funzionario non ha obblighi di espressione di pareri a meno che non vengano richiesti in maniera specifica dall’amministrazione, specie non in questo genere di monitoraggio, che esula dall’eventuale attività di censura e non porterebbe al risultato di avvalorare o cassare il risultato del questionario”.
“Eventualmente il funzionario potrebbe inserirsi nell’eventuale contenzioso legale, ma sarebbe quella la sede per determinare la giustezza dell’azione dell’amministrazione. E diventa difficile sostenere, oggi, se il regolamento del 1993 sia stato ignorato oppure no e che genere di conseguenze potrebbero esserci” ha poi concluso Musso.
“Ennesima prova di come concepiate la collaborazione”
Diversi, comunque, gli interventi delle forze di minoranza a sostegno della richiesta di approfondimenti avanzata dalla capogruppo dei Beni Comuni. Tutti i consiglieri che hanno preso parola hanno sottolineato come l’affaire questionario sia solo l’ennesimo scivolone in una vicenda che ormai – dal loro punto di vista – ha dell’incredibile.
“Questa è l’ultima prova, in ordine di tempo, di quale sia la vostra concezione del rapporto con la cittadinanza e con le minoranze – ha detto Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) -. Nel vostro modo di amministrare non esiste la possibilità di accogliere le posizioni di chi la pensa in maniera diversa da voi”.
“Avete acquisito dei soldi, li volete spendere a tutti i costi e non guarderete in faccia nessuno – ha detto Beppe Lauria -. Crediamo ci sia davvero lo spazio per un coraggioso dietrofront da parte vostra”.
“L’impressione che il questionario fosse un tentativo di manipolazione c’è stata e rimane - ha aggiunto il decano Ugo Sturlese -. Questo è il risultato di un agire che non riguarda le più aggiornate realtà sulla salute e sull’ambiente. Per questo abbiamo già proposto un’azione legale per addivenire alla sospensione del progetto, che non rispetterà mai la scadenza del giugno 2026”.
“Dal fallimento del progetto di costruzione di un parcheggio sotterraneo l’assessore l’ha giurata alla parte della città che l’ha osteggiato – ha aggiunto Franco Civallero (FI) -. Per questo porta avanti un progetto che nessuno vuole davvero”.
Paolo Armellini (Indipendenti) ha sottolineato come il Testo Unico degli Enti Locali preveda, per la violazione delle disposizioni regolamentarie, sanzioni pecuniarie vere e proprie.