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Attualità | 24 ottobre 2024, 07:15

Cara cultura, quanto mi costi: nel 2023 è record di visitatori, ma ogni mese le famiglie piemontesi spendono 104 euro

Pubblicati i dati dell’Osservatorio Culturale del Piemonte: oltre 7 milioni di ingressi registrati, bollino rosso per il cinema, boom di concerti e spettacoli live, stabili le biblioteche

Cara cultura, quanto mi costi: nel 2023 è record di visitatori, ma ogni mese le famiglie piemontesi spendono 104 euro

Resilienza è la parola chiave per la cultura del Piemonte. A evidenziarla è l’Osservatorio Culturale del Piemonte che nell’analisi appena pubblicata rende conto delle variazioni del 2023 rispetto all’anno precedente ma tenendo sempre conto delle performance del 2019, anno di paragone pre-pandemia.  

Il record lo hanno registrato i musei con 7 milioni di ingressi dal 2023 e in crescita nei primi 6 mesi del 2024. Si tratta del miglior risultato di sempre. Il pubblico è aumentato del 22% rispetto all’anno precedente e del 12% rispetto al 2019, con 718 mila visitatori in più.

A trainare il successo i grandi attrattori come Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, MRT-Musei Reali di Torino e La Venaria Reale. Il Museo Egizio, per la prima volta, ha superato il milione di ingressi (+17% rispetto al 2022, +24% sul 2019), posizionandosi al 4° posto tra i musei italiani e al 63° a livello mondiale. Anche il Museo del Cinema (750 mila ingressi) e i Musei Reali (oltre 600 mila visite) hanno registrato il loro miglior risultato di sempre.

Il settore cinematografico continua a soffrire, con una riduzione del 28,5% di biglietti venduti rispetto al 2019, nonostante un recupero parziale rispetto al 2022. Nel 2023, i 93 cinema del Piemonte hanno venduto 5,1 milioni di biglietti, generando incassi per 35,8 milioni di euro (+55,5% e +69,9% rispetto al 2022). Tuttavia, rispetto alla media 2017-2019, le presenze restano inferiori del 25,5% e gli incassi del 18%. Il 2023 ha visto un recupero importante nella stagione estiva, grazie al successo di titoli come "Barbie", "Oppenheimer" e nella stagione invernale con "C’è ancora domani". 

Stabili dal 2021 anche le biblioteche. Pur avendo beneficiato dell'aumento dei prestiti digitali durante i lockdown, faticano a riportare i lettori fisicamente in sede. Le 111 biblioteche civiche monitorate hanno però mostrato piccoli segnali di recupero nel 2022, con 224 mila iscritti che hanno preso in prestito almeno un libro, generando 1,7 milioni di prestiti.

Dati incoraggianti emergono dallo spettacolo dal vivo: nel 2023 si è registrato una ripresa non solo con i dati del 2022 ma anche confronto a quelli pre pandemici con 3,4 milioni di spettatori 3 una spesa totale di oltre 82 milioni di euro. La maggior parte dei Piemontesi pare amare la musica dal vivo: con oltre 4.500 spettacoli ha attratto 1,6 milioni di spettatori. 

In generale i dati stanno crescendo - spiega Luca Dal Pozzolo direttore Osservatrio Culturale del Piemonte -. Dal 2019 ad oggi c’è stato un aumento  della spesa media delle famiglie piemontesi ma dentro quel pacchetto la cultura ha comunque avuto un abbassamento forte”. 

Secondo i dati ISTAT del 2023 la spesa media delle famiglie piemontesi per la cultura è di 104 euro al mese (in aumento del 12% rispetto all’anno scorso) per lo più spesi per mostre e musei, segue la lettura di libri, il teatro e infine il cinema. Il 19% dei residenti in Piemonte nel 2023 afferma che non ha partecipato ad alcuna attività. Costo elevato, interesse per altre attività e anzianità sono tra le cause di questo disinteresse. 

Dal punto di vista invece delle risorse destinate alla cultura c’è un lieve aumento tra istituzioni pubbliche e bancarie che rasenta i 270 milioni di euro, ma se teniamo conto dell’inflazione è comunque stagnante. Nel panorama generale comunque tra luci e ombre, il sistema tiene. Bisognerà capire come questo potrà essere aiutato”. Tra le nuove sfide evidenziate dall’Osservatorio in questo senso: la digitalizzazione, il ruolo del welfare culturale e la sostenibilità. Nel settore sono in crescita le imprese legate all’architettura e alle industrie creative. 

Ma a fare da volano all’impresa culturale è il settore del videogame e software che ad oggi occupa 23 mila addetti con una crescita del 6,6% delle imprese e un consumo del 8,5% da parte dei piemontesi maggiorenni.  

E per il 2024? Le previsioni sono abbastanza rosee per i musei. Probabilmente si concluderà l’anno con un superamento dei 7,5 milioni di pubblico. Nei primi 8 mesi, il Sistema Museale Metropolitano ha superato i 4 milioni di ingressi, mezzo milione in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

chiara gallo

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