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Attualità | 23 ottobre 2024, 15:45

"Vogliamo la sala del Commiato e ci arriveremo": la sindaca di Cuneo respinge l'attacco dei Radicali

Un tema che puntualmente ritorna. A Cuneo manca un luogo adibito alle funzioni laiche, ma i soldi per realizzarlo sono stati accantonati e, conferma la Manassero, il Comune ci sta lavorando

"Vogliamo la sala del Commiato e ci arriveremo": la sindaca di Cuneo respinge l'attacco dei Radicali

Sala del Commiato, non ci sta la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ad incassare le accuse dei Radicali e, tantomeno, a sentirsi dire che manca di rispetto ai cittadini.

Domenica, a Cuneo, è in programma un simbolico funerale del progetto di cui si parla da anni, una manifestazione davanti al Municipio per tornare a sollecitare l'individuazione di un luogo dove dare l'ultimo saluto in forma laica, per chi non professa alcuna religione. 

Un'iniziativa "fuori luogo", rincara la sindaca. Sono infatti stati accantonati 600 mila euro proprio a questo scopo e la prospettiva è quella di avere la sala in esercizio già dal 2026.

"Il tema era stato oggetto di un confronto nella seduta del Consiglio comunale di giugno, in cui erano state illustrate alcune delle difficoltà di questo percorso, e in cui era stata ribadita con estrema chiarezza la volontà dell’Amministrazione di procedere comunque verso l’obiettivo. I criteri e i requisiti necessari per la realizzazione di una sala del genere sono numerosi e stringenti e hanno reso impossibile l’identificazione di una situazione temporanea.  Gli uffici preposti stanno andando avanti nel loro lavoro e nelle prossime settimane verrà affidato lo studio di prefattibilità. Abbiamo più volte dichiarato che vogliamo la Sala del Commiato e ci arriveremo".

Barbara Simonelli

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