Diverse, stamattina, le segnalazioni giunte alla nostra redazione sulla presenza di numerosi carabinieri in corso Giolitti. "E' successo qualcosa?", chiedevano.
No, o meglio, sì, ma qualcosa di positivo per il quartiere, che da oggi godrà della presenza di una Stazione mobile dell'Arma. Un vero e proprio ufficio su ruote, al cui interno ci sarà un carabiniere pronto a raccogliere segnalazioni, denunce, a dare consigli e indicazioni su documenti e pratiche di qualunque tipo.
Altri due circoleranno sotto i portici, entrando nei negozi, facendo percepire la presenza.
La stazione mobile è stata presentata questa mattina in corso Giolitti, angolo via Bassignano, alla presenza del Prefetto Mariano Savastano, del comandante provinciale dei carabinieri colonnello Marco Piras, del comandante del Reparto Operativo tenente colonnello Daniele Riva e del comandante della Compagnia di Cuneo, capitano Sergio Pagliettini.
Non sarà fissa: la sua presenza sarà garantita tre o quattro giorni alla settimana, o di mattina o di pomeriggio, in alternanza e in accordo con le altre forze dell'ordine e, soprattutto, con la possibilità di muoversi in base alle esigenze e alle situazioni che emergeranno. "Ogni settimana si riunisce il Comitato per la sicurezza - ha evidenziato il Prefetto. Questo farà sì che potremo modulare la presenza della Stazione mobile sulla base delle criticità che emergeranno. Sono già migliorate molte cose: questo è un ulteriore elemento, che si somma ad un regolamento cittadino più severo, all'allontanamento di tre soggetti, riportati nel loro Paese, oltre a tante altre azioni. Sollecito anche una maggiore presenza della Polizia locale, che ha una sede a poca distanza da qui. Non è possibile che non garantisca un presidio anche dopo le 19.30", conclude.
Così il colonnello Piras: "E' un servizio a cui abbiamo tenuto molto. Un'altra espressione della vicinanza che l'Arma dei carabinieri vuole avere con la popolazione. Questa è una zona sensibile e essere qui serve a dare una maggiore sicurezza a chi vive e lavora, per rompere i cliché che la accompagnano. Si comincia con la presenza dell'Arma, per far vedere che lo Stato c'è".