Cronaca - 23 ottobre 2024, 07:08

In fuga dalla Polizia per le vie di Cuneo a bordo di una Punto: un giovane a processo per spaccio

Ad essere accusato di sei cessioni di cocaina è un ragazzo di origini albanesi che, tra gli acquirenti e consumatori, sarebbe stato conosciuto come "Lupin"

Immagine di repertorio

I lettori più attenti ricorderanno senz’altro quel folle inseguimento nel centro di Cuneo del 5 marzo 2021 di una Panda blu.Quella notte, a finire nei guai e a processo, proprio perché non si fermarono all’alt della Polizia, furono tre ragazzi. Alla guida dell’auto,  poi fermata dopo un testacoda in piazza dello Sferisterio, c’era un ragazzo di origine marocchine.

E fu proprio tramite quella pazza corsa in macchia che la Polizia iniziò a battere una pista che condusse a scoprire un giro di spaccio di cocaina a Cuneo e per cui si trova a dover rispondere N.A., un ragazzo di origini albanesi, che quella folle notte era seduto sui sedili posteriori della Fiat Punto. La mattina seguente alla nottata brava, era il 6 marzo del 2021, gli agenti della Polizia si recarono a casa sua e, qui, il ragazzo oppose resistenza: “Non voleva aprire la porta - aveva spiegato un poliziotto -, diceva che la perquisizione era illegittima. Aveva della cocaina nel comodino”.

Come illustrato da un altro agente chiamato a testimoniare nel processo attualmente in corso in tribunale a Cuneo a carico del ragazzo, in quell’occasione gli vennero sequestrati circa 11 grammi di cocaina con anche gli strumenti per confezionarla. Sono sei gli episodi di cessione di spaccio contesti dalla Procura a N.A., conosciuto dai suoi acquirenti consumatori come “Lupin”. Con lui, erano state rinviate a processo anche altre due persone, che però hanno patteggiato.

Presente in aula, è stato ascoltato anche il commissario capo del Gabinetto interregionale della Polizia scientifica, che ha riferito in merito ai sequestri di sostanza stupefacente che gli agenti della Squadra Mobile di Cuneo effettuarono a settembre e ottobre 2021 ai clienti di “Lupin”: si parla di più di 250 grammi di cocaina, pari a circa 1.300 dosi. Attraverso le chat di whatsapp e messanger, gli inquirenti erano riusciti ad estrapolare alcune conversazioni finalizzate a incontrarsi per lo scambio di dosi.“Si parlava di andare a prendere le medicine o di vedere un’amica – ha riferito in aula un agente della Squadra Mobile -: erano appuntamenti per lo più di sera o notte”.

Il processo proseguirà il 15 novembre.

CharB.