Attualità - 23 ottobre 2024, 18:44

Demonte: nuova taratura al semaforo della “discordia” e via i 5 posti auto in centro

Il sindaco Adriano Bernardi: “A giorni sarà effettivo il divieto di sosta. Al posto di carico e scarico ne aggiungeremo un altro, ma alleggeriamo la viabilità nei punti più critici”

Lunedì sera scorso la riunione convocata dall'Amministrazione Comunale di Demonte con presenti cinque degli otto commercianti di via Martiri dei Caduti. Al centro del dibattito la decisione di rimuovere i 5 posti auto in centro. I divieti di sosta non interesseranno l'unico posto adibito al carico e scarico delle merci, che resterà, e al quale nei prossimi giorni se ne aggiungerà un altro per consentire la sosta ai fornitori dei commercianti.

Quella di Demonte e delle sue gravi criticità legate alla viabilità e in particolare al traffico pesante, con una media di 700 tir al giorno, è ormai storia di lungo corso che resta irrisolta.
Su questo l'Amministrazione ha cercato una soluzione tampone installando in via sperimentale dallo scorso agosto un semaforo con sensori all'estremità del paese che si azionassero all'arrivo contemporaneo di mezzi pesanti.

Ciononostante, numerose sono state le segnalazioni di continui disagi, dagli autisti irrispettosi della segnaletica e alla taratura dello stesso semaforo da rivedere. Molte le polemiche e il malcontento di alcuni residenti, riportate anche dalla nostra testata.

La viabilità è da sempre il nostro problema – spiega il sindaco di Demonte Adriano Bernardi - , la soluzione sarà la circonvallazione. Sono fermo alla nomina del commissario, la situazione deve essere chiarita, so che l'opera è finanziata, il progetto esecutivo c'è, ma sui tempi di realizzazione restiamo in attesa di conoscere scadenze e cronoprogramma”.

Sulla figura del commissario straordinario, l'ingegnere Anas Luca Bernardini, nominato lo scorso marzo, il primo cittadino precisa:
Ho conosciuto il commissario questa primavera a Fossano e ha dimostrato di conoscere la situazione in modo non solo teorico, ma concreto. Segno che avesse effettivamente eseguito un sopralluogo, deducibile dalla descrizione fatta dei luoghi. I suoi poteri, però, non entrano in vigore fino all'autorizzazione dell'avvio lavori. Ma per ottenerla manca uno dei tre pareri favorevoli ministeriali necessari, quello del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Si presume, infatti, che dove dovrebbe passare il tunnel ci possano essere dei residui di gallerie, sopra la collina c'era il forte della Consolata distrutto da Napoleone. L'unico a poter sbloccare la situazione resta il Consiglio dei Ministri. Sebbene sia ritenuta un'opera di primaria importanza da tutte le istituzioni locali e regionali si trova in uno stallo di cui non abbiamo più sviluppi”.

Nell'attesa la situazioni si sblocchi, la viabilità continuerà ad essere regolata dal semaforo della “discordia” a cui i tecnici stanno provvedendo con migliorie alla taratura.
Sul semaforo – conclude Bernardi -, lo stiamo ritarando sui tempi di svuotamento dal centro abitato per non avere più i tir incastrati insieme nel centro. E' stata un'impresa lunga, ma dovremmo aver trovato la giusta formula. E' anche uno dei motivi per cui sono stati tolti i posti, per agevolare e alleggerire la percorrenza del centro e renderla più sicura per tutti. E' stata una scommessa perchè questo sistema diverso dovrebbe risolvere a minor danno il traffico pesante”.

Sara Aschero