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Attualità | 21 ottobre 2024, 16:09

Edilizia sanitaria, dalla Regione rassicurazione sui fondi pubblici: 28 milioni per i nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano

Sabato 19 ottobre il punto di Cirio e Riboldi sulla più grande operazione di settore dal dopo guerra. In dicembre la gara di affidamento per il nosocomio unico del capoluogo

Edilizia sanitaria, dalla Regione rassicurazione sui fondi pubblici: 28 milioni per i nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano

In un caso – quello del nuovo ospedale di Savigliano – si è parlato di firma del contratto per il progetto di fattibilità tecnico economica e il completamento della progettazione, e di approvazione del progetto di fattibilità e consegna dei documenti all’Inail per la metà del 2025. Per quanto riguarda il nuovo ospedale unico di Cuneo, invece, si guarda a dicembre per la presentazione da parte dell’Aso S. Croce e Carle di Cuneo e il direttore generale Livio Tranchida della gara di affidamento del progetto di fattibilità tecnico economica e alla partenza dei lavori nel 2027 e alla loro conclusione nel 2032.

Dei due progetti si è parlato nello specifico sabato 19 ottobre, nell’incontro occorso in Regione nel quale il governatore Alberto Cirio e l’assessore Federico Riboldi hanno fatto il punto sul grande e storico piano di edilizia sanitaria attualmente in atto. Un maxi programma da 4,5 miliardi di euro totali divisi tra risorse Inail, fondi statali, regionali, privati e Pnrr che porterà alla costruzione di undici nuove strutture tra cui quelle provinciali.

Cuneo, Savigliano, Alba e Bra: ora c’è certezza sui fondi pubblici

Per Cirio e Riboldi, relativamente al nuovo ospedale unico del capoluogo provinciale, questo è stato il primo incontro istituzionale dalla bocciatura effettiva della soluzione pubblico-privata da parte dell’advisor Bocconi. La motivazione, la mancata convenienza economica rispetto alla modalità di copertura del costo con fondi pubblici (sulla cui esistenza è stata data, proprio sabato, garanzia assoluta).

L’ospedale di Savigliano si prevede ospiti 382 posti letto per 55mila metri quadri e 250 milioni di costo di cui otto milioni in fondi regionali e 242 in fondi Inail. Attualmente si sta procedendo all’esproprio e alla cessione volontaria dei territori.

La struttura cuneese – particolarmente dibattuta e ubicata, almeno su questo sembra esserci ancora certezza, in frazione Confreria al posto dell’attuale ospedale Carle – costerà complessivamente 410 milioni di euro di cui 20 coperti da fondi regionali (ancora da deliberare ma probabilmente sbloccabili nella prossima riunione di giunta, in programma per questa settimana) e 390 coperti dai tanto discussi fondi Inail; avrà 805 posti letto per un’ampiezza di 138mila metri quadri.

Ma tra i progetti di cui si è parlato c’è anche la ristrutturazione degli ospedali di Alba e Bra, il cui accordo di programma è già stato firmato nel novembre 2023. A cavallo tra quest’anno e il prossimo si prevede l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica e nella prima metà del 2025 l’inizio dei lavori. La struttura si prevede avrà 40 posti letti divisi in due case di comunità per 25mila metri quadrati e un totale di 46,5 milioni.

Cirio e Riboldi: “Si accelerino i tempi. Massima attenzione”

L’incremento di risorse da parte di Inail ci consente oggi di aggiornare il nostro piano di edilizia sanitaria e di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria – ha specificato Cirio durante l’incontro -. Si tratta di grandi investimenti per oltre 170 interventi, tra grandi ospedali e case di comunità, di cui si stanno svolgendo, a seconda dei casi, progettazioni, gare e lavori che nei prossimi anni daranno un volto nuovo e rinnovato agli ospedali della nostra regione in modo da rispondere sempre di più e meglio alle esigenze di cura dei nostri cittadini”.


[Il tavolo dei relatori, con al centro l'assessore Riboldi]

Abbiamo bisogno di accelerare il più possibile i tempi per dare ai cittadini piemontesi nuovi e innovativi ospedali e luoghi di cura, ma questo non deve andare a discapito del rispetto e della salvaguardia della legalità – ha aggiunto Riboldi -. Si tratta del più grande investimento dal dopoguerra ad oggi ed è quindi fondamentale che su questo ci sia la massima attenzione e il massimo impegno da parte di tutti”.

Simone Giraudi

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