Alba e Langhe - 21 ottobre 2024, 07:19

Alba, la pioggia non ha spento la festa per il 9° meeting provinciale dell’Anioc [FOTO]

Grande partecipazione domenica 20 ottobre per l’evento coinciso con il 2° meeting intercomunale della città del tartufo

Le immagini del meeting Anioc 2024 tenutosi ad Alba

L’Anioc, o meglio l’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche, è composta da cittadini che hanno testimoniato il senso di appartenenza all’Italia, attraverso l’impegno profuso nel lavoro e nella vita quotidiana per la costruzione di una società migliore. Una brevissima introduzione che meriterebbe ben altra trattazione storica, riassunta nel motto «La Cavalleria è simbolo di amicizia universale».

Con questo spirito, domenica 20 ottobre si sono date appuntamento le delegazioni territoriali dell’Anioc, convenute ad Alba per il 9° meeting provinciale, coinciso con il 2° meeting intercomunale della Città delle Cento Torri.

Una giornata di festa che, nonostante il maltempo, ha chiamato a raccolta insigniti provenienti da tutto il Piemonte, dalla Liguria, dalla Lombardia e persino dalle Alpi Marittime francesi con alcuni Insigniti della Legion d’Onore e dell’Ordre national du Mérite, scortati dai “porte-drapeaux”. C’era anche la delegazione di Bra, guidata dall’Ufficiale Stefano Milanesio e dal segretario, Ufficiale Giacomo Berrino.

A dare il benvenuto è stato il commendatore Clemente Malvino a capo della delegazione provinciale dell’Anioc, insieme alla delegazione albese rappresentata dall’Ufficiale Beppe Chiarle e dall’Ufficiale Giovanni De Bellis, ai quali si deve l’organizzazione della giornata nei minimi particolari.

Emozioni e clima di grande cordialità hanno scandito i diversi momenti della cerimonia: ricordo dei soci scomparsi, saluti, consegna delle pergamene, fino al momento di solidarietà che ha visto staccare un assegno del valore di 400 euro a favore dell’associazione di volontariato per le cure palliative “Ho cura”.

Una celebrazione di cui essere orgogliosi per i Decorati, gli Insigniti di Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, i Cavalieri del Lavoro, i Maestri del Lavoro, tutti radunati sotto il tetto dell’Anioc. Lo ha ricordato il segretario nazionale, conte Maurizio Monzani: «Voi esprimete il meglio della nostra nazione, ciascuno nel proprio ambito di vita, dalla Sicilia al Piemonte».

Tutto è iniziato con la Santa Messa in Cattedrale, presieduta da don Dino Negro che, rivolgendosi all’assemblea, ha detto: «La presenza e l’opera degli insigniti di onorificenze cavalleresche della Repubblica ci richiama la responsabilità ad essere cristiani autentici e coraggiosi».

Ha concelebrato don Maurizio Penna, che nell’omelia ha commentato un passo del Vangelo di Marco, invitando a: «Guardare in faccia la sofferenza che c’è nel mondo, sfidarla e sconfiggerla senza farsi rubare la speranza, perché Cristo ha vinto per noi».

Al termine c’è stata la lettura della Preghiera del Decorato, la benedizione solenne e la classica foto di rito ai piedi dell’altare maggiore, prima di confluire presso la sala consiliare del Municipio, vista l’impossibilità di sfilare per le vie del centro a causa della pioggia.

Hanno portato i saluti il sindaco di Alba, Alberto Gatto, il delegato regionale, Cavaliere di Gran Croce, Carlo Varni e il delegato provinciale, commendatore Clemente Malvino, che ha fatto rinvio alle istituzioni albesi per la deposizione della corona d’alloro in memoria dei Caduti.

Nell’occasione sono stati consegnati attestati di stima e gratitudine ad associazioni locali come l’Anfi, l’Anc Invalidi di guerra, Ana e agli ospiti francesi, ricordando i valori della libertà e della pace. Una missione sociale, quindi, quella dell’Anioc che è svolta, come da statuto, con convinzione e senso del dovere.

In questo senso, l’Anioc è una presenza costante e fattiva sul territorio, entrando in gioco nell’organizzazione di eventi tanto a carattere culturale quanto a carattere sociale in favore delle categorie più svantaggiate. Ciò, tenendo sempre bene a mente il motto: «Parati sumus iterare», ovvero «Siamo pronti a ripetere».

L’Associazione, cui può aderire solo ed esclusivamente chi sia stato insignito di almeno una delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica, ha come finalità quella di favorire l’incontro e la conoscenza tra persone accomunate dagli stessi valori e desiderose di metterli a disposizione della collettività.

La festa è proseguita presso il ristorante il Faro di Rodello per il pranzo d’onore, segnato dal clima di grande cordialità ed allegria. Infatti, scopo dell’Associazione è anche quello di stabilire rapporti di fratellanza tra gli Insigniti di Onorificenze Cavalleresche d’Italia, nonché tutelare il diritto ed il rispetto delle Istituzioni Cavalleresche di ogni ordine.

Infine, ai nuovi iscritti sono stati conferiti i diplomi e le tessere associative, tra applausi, brindisi e il taglio della torta celebrativa. Per tutti i partecipanti, più di un convivio, si è trattato di un ritrovo di famiglia, all’insegna dei valori cavallereschi.

Per chi non lo sapesse, l’ordine dei Cavalieri della Repubblica, istituito dalla Legge n. 178/1951, è nato in qualità di riconoscimento atto a ricompensare le benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

Simbolo di questa giornata sono stati il gonfalone azzurro dell’Anioc ed il Tricolore, quale vessillo di libertà, simbolo di un popolo che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza e di giustizia.

Silvia Gullino