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Eventi | 19 ottobre 2024, 10:13

Saluzzo, aperta la mostra “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole”: 100 scatti di un grande testimone del Novecento

Alla Castiglia da oggi sabato 19 ottobre fino al 23 febbraio 2025. Fa parte di un doppio progetto espositivo di Artea con la mostra “Robert Doisneau.Trame di vita” al Filatoio di Caraglio. Prima retrospettiva in Italia, è curata da Biba Giacchetti amica e collaboratrice del fotografo

Saluzzo, aperta la mostra “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole”: 100 scatti di un grande testimone del Novecento

Le fotografie parlano: “Il senso stesso di scattare fotografie è quello di non dover spiegare le cose a parole”. Lo diceva Elliott Erwitt, uno dei massimi esponenti della fotografia del Novecento. Lo visualizzano le sue immagini dialogando con chi le ammira  in modo leggero e profondo, ironico e serio, reale e surreale, romantico e semplicemente bellssimo.

”Elliott Erwitt- L’ideale fuggevole” è il titolo della prima retrospettiva in Italia, curata (con il cuore) da Biba Giacchetti, che fu collaboratrice e amica del grande fotografo franco-americano, morto a 95 anni lo scorso anno a novembre.

E’ stata inaugurata ieri, alla Castiglia di Saluzzo e sarà visitabile fino al 23 febbraio 2025, pensata per offrire, attraverso una selezione di cento scatti, in bianco e nero o a colori, tra opere iconiche e altre mai esposte, la complessità della sua produzione artistica, insieme a momenti di storia e di costume del XX secolo catturati dalla sua macchina fotografica.

“Elliott Erwitt è stato il mio maestro - sottolinea la curatrice - un punto di riferimento nella mia vita personale e professionale per oltre 25 anni. Le immagini esposte sono quelle che lui amava di più. Nel corso del tempo le abbiamo selezionate  insieme rendendo vivo lo spirito di questa mostra che, di fatto, è un omaggio alla sua filosofia di vita e al suo modo di intendere la fotografia".

Nell’ala del Contemporaneo alla Castiglia, i visitatori si troveranno vis a vis con i celebri ritratti di Marilyn Monroe, in questo caso diva senza corona, immortalata nel privato, fuori dal set, con Che Guevara, Jack Kerouac, Marlene Dietrich, davanti a fotografie che testimoniano alcuni dei momenti più emblematici della storia del secolo scorso, tra i quali il diverbio tra Richard Nixon e Nikita Chruščëv, il funerale di John Kennedy, la  memorabile sfida tra i pugili Frazier e Muhammad Alì.

E ancora davanti gli scatti più apprezzati dal pubblico per la loro forza poetica, come il California Kiss o a quelli più intimi e privati, come il ritratto della sua primogenita neonata, distesa sul letto con la madre che la osserva.

A concludere la visita delle sei sezioni tematiche, in cui c’è tutto; dai grandi avvenimenti ai piccoli gesti quotidiani, dalla bellezza, all’evento casuale che irrompe sulla scena fotografica, alla sociologia, a quella dedicata ai cani che l’autore amava e dei quali abbassando l’obbiettivo, sollecitandoli con suoni o versi, ha fermato attimi rari ed esilaranti, situazioni affettuose, struggenti o spesso buffe del rapporto che li lega all’uomo.

La monografica, nell’ala del Contemporaneo della Castiglia è organizzata da Comune di Saluzzo e Fondazione Artea, in collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni, Orion57, Terres Monviso, con il contributo Fondazione CRC, Atl Cuneese, patrocino della provincia di Cuneo e sarà aperta con orario: venerdì dalle 15 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

I biglietti sono acquistabili in prevendita su ticket.it o alla biglietteria dello spazio museale (intero 12 euro, ridotto 9 euro). Previste tariffe agevolate per gruppi e scuole. Ingresso ridotto, inoltre, per chi esibirà il biglietto della mostra “Robert Doisneau. Trame di vita”, al Filatoio di Caraglio.

L’esposizione rientra infatti nel doppio progetto espositivo firmato dalla Fondazione Artea dedicato ai due maestri della fotogtafia di caratura mondiale: oltre a celebrare l’opera di Erwitt, al Filatoio si rende omaggio a Robert Doisneau, con una mostra curata da Gabriel Bauret e realizzata in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau e il Comune di Caraglio.


“Grazie alla Fondazione Artea per questa operazione di territorio, che segue il successo della collettiva “Fotografia è donna” del 2023
- ha sottolineato l’assessora alla Cultura Attilia Gullino, dopo i saluti e ringraziamenti del sindaco Franco Demaria nel momento inaugurale - operazione volta a valorizzare due siti importanti come la Castiglia e il Filatoio, aumetandone l’attrattività della proposta culturale. La provincia di Cuneo diventa con queste due proposte che saranno accompagnate da incontri tematici e di approfondimento, il centro di una progetto culturale che nulla ha da invidiare alle proposte delle grandi città e, che spero veda una risposta positiva da parte del territorio".

 Marco Galateri di Genola e Davide De Luca, presidente e direttore  della Fondazione Artea "Con la mostra Elliot Erwitt: l’ideale fuggevole" prosegue la valorizzazione del territorio in collaborazione con enti e istituzioni locali. Siamo lieti di organizzare con il comune di Saluzzo una mostra sulla grande fotografia d'autore attraverso l’opera di uno degli indiscussi maestri del secolo scorso,  in un racconto per immagini straordinario".

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria della Castiglia o su Ticket.it.Per informazioni fondazioneartea.org o visitSaluzzo.

Chi era Elliott Erwitt

Nato a Parigi nel 1928 da genitori ebrei di origini trascorse l’infanzia a Milano, fino al 1939, quando dovette trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia per fuggire dalle leggi fasciste. Un uomo che parlava tante lingue e assorbi la cultura di questi paesi. Ebbe quattro moglii, sei figli e un grade numero di nipoti.

Dopo l’adolescenza ad Hollywood e gli studi in fotografia a Los Angeles e New York, conobbe Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryker, divenuti suoi mentori.  Quest’ultimo lo assunse alla Standard Oil Company per la quale lavorò ad un libro fotografico e ad un reportage sulla città di Pittsburgh. Nel 1953 Robert Capa lo chiamò  nell’ agenzia Magnum e dal 1960 al 1963 ne fu presidente; oltre a collaborare con riviste del calibro di “Life”, dagli anni ‘70 si concentrò maggiormente sul cinema, realizzando film e documentari e negli anni ‘80 commedie satiriche oper la televisione. Dagli anni Novanta ha svolto una intensa vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Ad oggi i libri pubblicati da Erwitt sono più di 45. Ha presentato i suoi lavori nelle piu prestigiose sedi espositive del mondo. 

vilma brignone

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