Curiosità - 19 ottobre 2024, 09:01

“Nella foresta della nebbia”, la prima favola (ecologista) dello scrittore e giornalista Fabrizio Brignone

L’autore ha recentemente pubblicato il suo nuovo lavoro, edito con Il Ciliegio. Un romanzo di formazione dedicato al figlio con al centro il viaggio di tre ragazzini alla scoperta di un mondo dominato dalla nebbia dell’indifferenza

Doveva essere una piccola fiaba a sfondo ecologista dedicata al figlio Giugliano nato nel 2018 ma è presto diventata ben di più: un vero e proprio romanzo di formazione. Si tratta del nuovo lavoro dell’autore e giornalista cuneese Fabrizio Brignone – redattore dello storico settimanale “La Guida” -, “Nella foresta della nebbia” (Il Ciliegio edizioni), il quarto di narrativa pura.

Uscito nelle scorse settimane in tutte le librerie e gli store online dedicati, il libro vede come protagonisti i due amici Schaft e Kruefter, che poi diventano tre quando si aggiunge Schuster, e del loro viaggio attraverso la foresta in cui vivono, occupata da un’inquietante nebbia: vogliono cercare di capirla e sconfiggerla, metafora non solo dell’inquinamento ma per certi versi anche dell’indifferenza. Nel loro viaggio incontrano i diversi abitanti della foresta – che siano umani, animali e vegetali -, da quelli più positivi ad alcuni inquietanti e altri un po’ strani; tutti, però, insegneranno qualcosa ai ragazzi, aiutandoli a riflettere su aspetti particolari del loro andare e - perché no? - del loro crescere. Un viaggio coraggioso, verso una meta sconosciuta, supportato dalla determinazione e soprattutto dalla forza dell’amicizia e della fiducia reciproca.

Si tratta di un romanzo corale dove non ci sono solo i tre protagonisti ma anche i tantissimi altri personaggi che incontrano all’interno della ‘foresta della nebbia’ – racconta Brignone -, un luogo che è metafora del mondo e della comunità umana, una grande famiglia in cui tutti hanno la possibilità di aiutarsi e possono insegnarsi cose a vicenda. I tre ragazzi imparano infatti molto da tutti gli incontri, crescendo anche grazie a quelli più sinistri, che almeno insegnano ‘come non diventare’”.

Si tratta di un testo dominato dalla fantasia, che diventa allegoria per trasmettere attraverso personaggi e situazioni una serie di messaggi – aggiunge l’autore -. Per raccontare aspetti dell’animo umano, nel collettivo e nel personale, nel rapporto con gli altri e nel confronto con noi stessi, con le nostre emozioni”.

E così Schaft e Kruefter, a cui poi si unisce Schuster, incontrano via via la scimmietta che ripete, i giocatori di carte, il serpente, le formiche, i lupi, i corvi colorati, Ragnidea e Retroca, il francese, gli alberi custodi, la maga delle facce e molti altri, fino alla radura dei vulcanelli della nebbia e alla conclusione della storia. Un susseguirsi di incontri, una storia in cui non mancano sorprese e magie, un puzzle in cui ogni tessera può portare con sé anche un significato ulteriore, a seconda dei livelli di lettura per i ragazzi e non solo.

Al centro del romanzo a livello di tematiche, tre “A”: amicizia, ambiente e audacia. “L’amicizia unisce i personaggi nel corso del romanzo, l’ambiente è casa e bene comune di cui dobbiamo avere rispetto e l’audacia è ciò che muove i ragazzi nella missione di riportare colore e vita nella propria quotidianità – spiega Brignone -. Temi forti, che si intersecano proprio tramite l’incontro tra i personaggi, ognuno espressione di una precisa visione del mondo”.

Un’opera che la casa editrice assegna a lettori dai dodici anni in su ma che l’autore assicura possa essere fruito con piacere da lettori di qualunque età. E i cui personaggi potranno, forse, vivere in altre opere: “Non precludo la possibilità, specie perché mi sono divertito parecchio nelle fasi di scrittura creativa e stesura. Ma per ora penso alle varie presentazioni in programma: il 24 ottobre alle 18 in sala Marino a Cuneo, il 7 novembre a Dronero per ‘Il ponte del dialogo’, il 22 novembre a Villafalletto, il 23 novembre alle 18 alla libreria ‘Le Nuvole’ di Fossano e il 29 novembre alle 21 a Costigliole Saluzzo”.