Gentile Direttore,
in riferimento all’articolo pubblicato sul suo giornale in data odierna dal titolo “Nomina nuovo presidente Parco Alpi Marittime, il sindaco di Valdieri: “Aspettiamo un segnale di innovazione dalla Regione”, nel quale viene riportata la lettera del sindaco di Valdieri, Guido Giordana, desidero fare alcune precisazioni di natura tecnica, tralasciando gli aspetti politici citati nella nota.
Le precisazioni che seguono sono indispensabili, considerato che le dichiarazioni riportate nella lettera in commento risultano inesatte e fuorvianti.
Ivi, si sostiene che “il Parco non ha attivato nessun processo di coinvolgimento della rappresentanza di coloro che vivono e lavorano sul territorio”. Ebbene, così non è.
La “fase di consultazione” è stata avviata conformemente a quanto disposto dalla normativa in materia.
Nello specifico, il Consiglio dell’Ente, con deliberazione n. 29 in data 14 ottobre 2024, ha adottato in via preliminare e in linea tecnica la bozza del Piano di gestione del Sito Natura 2000 “IT1160056 Alpi Marittime e, come prevede la normativa, ha indetto la consultazione sul relativo documento, mediante pubblicazione di apposito avviso al proprio Albo Pretorio. In aggiunta, il 16 ottobre 2024, è stata inviata comunicazione specifica a tutti gli enti e soggetti previsti dalla normativa, indicando le modalità per accedere al documento. Infine, è stata convocata una riunione per martedì prossimo per illustrare agli Enti locali interessati (Provincia, Unioni Montane e Comuni) la bozza del Piano stesso.
Dunque, la fase di consultazione degli attori coinvolti è stata correttamente avviata ed è allo stato aperta fino al 17 novembre prossimo.
Analogamente ad altri strumenti di pianificazione territoriale, come il Piano Regolatore, le rappresentanze territoriali, agricole, venatorie e ambientali potranno presentare osservazioni. Queste, tuttavia, dovranno rispettare le finalità del Piano e le normative sovraordinate, che non sono derogabili. Per quanto riguarda tali normative, qualora si ritengano eccessivamente vincolanti o illogiche o (cito testualmente) “assurde” è indispensabile rivolgersi direttamente ai legislatori europei, nazionali o regionali.
Il Piano di gestione del Sito Natura 2000, cui si fa riferimento, è uno strumento richiesto non solo dall’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE Habitat, ma anche dall’art. 42 della Legge Regionale 19/2009. Tali Piani, redatti dagli enti gestori, mirano a garantire la conservazione degli habitat e delle specie presenti, nel rispetto di un uso sostenibile delle risorse.
Il Piano di Gestione non può modificare o ridurre i vincoli previsti dalle Misure di Conservazione approvate da Ministeri e Regioni. Al massimo, potrebbe rafforzarli, per raggiungere gli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie dei Siti Rete Natura 2000.
Tuttavia, nella bozza del Piano di Gestione del Sito Natura “Alpi Marittime”, non sono stati imposti ulteriori vincoli. Al contrario, questo Piano, come detto attualmente in fase di consultazione, cerca di affrontare e risolvere alcune problematiche emerse dalla pianificazione vigente, approvata dal Parco un decennio fa, come ad esempio la gestione del pascolo nei boschi e le attività forestali dei piccoli proprietari privati.
In conclusione, l’Ente Parco è impegnato nel rispettare le normative vigenti e nel garantire il massimo coinvolgimento delle parti interessate, nell’ambito delle procedure previste dalla legge.
Ringraziando per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Luca Gautero, Direttore Ente di gestione delle Aree protette Alpi Marittime