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Curiosità | 17 ottobre 2024, 10:23

La 24ª Adunata degli Uomini di Mondo nel nome del Gen. Eugenio di Savoia

La tradizione Adunata con canti e balli, la colazione europea, il premio Uomo di Mondo dell'anno a Giuseppe Carboni (Olimac) e l'Aria di Cuneo in bottiglia

La 24ª Adunata degli Uomini di Mondo nel nome del Gen. Eugenio di Savoia

Ritorna, in concomitanza della Fiera del Marrone, la 24a Adunata Nazionale degli Uomini di Mondo, l'Associazione, nata nel 1998 prendendo spunto da una frase pronunciata dall'attore napoletano Antonio de Curtis in arte Totò in numerosi suoi film: "Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo", e riunisce tutte le persone che anche per un solo giorno hanno prestato servizio militare o civile nella nostra Provincia.

Sono più di 16.000 i tesserati, a cominciare dalla nipote di Totò, Elena Anticoli de Curtis, fino al Presidente Mattarella, capo delle Forze Armate, venuto in missione sul nostro territorio. L'associazione, presieduta da Danilo Paparelli insieme ad Ezio Cavallo, Antonio Santullo, Viviana Bessone, Roberto Marengo, Marco Allocco, Salvatore Sangrigoli ed altri ancora, in questa edizione andrà a celebrare un altro storico personaggio che ha le caratteristiche per essere denominato "Uomo di Mondo" a tutti gli effetti, com'è stato fatto in precedenza per celebri militari: da Giuseppe Garibaldi a Napoleone, da Annibale a Buffalo Bill e che hanno avuto importanti relazioni con la nostra città o provincia.

Quest'anno il comitato scientifico composto dal Direttivo stesso e coadiuvati da Flavio Russo, ha individuato in Eugenio di Savoia, l'onore di appartenere alla grande famiglia degli "Uomini di Mondo".  Figlio di un cadetto di Casa Savoia e di una nipote del Cardinale Mazzarino, Primo Ministro del Re Sole, si dedicò giovanissimo alla carriera militare, rivelando da subito quelle doti strategiche e tattiche che ne fecero il più grande condottiero europeo prima di Napoleone. L’assoluta miopia del Re francese, lo convinse a offrire la sua spada all’Imperatore d’Austria, il quale gli affidò prima compiti diplomatici, poi la guida del suo esercito, alla testa del quale Eugenio sbaragliò i Turchi a Belgrado e sotto le mura di Vienna, liberando per sempre l’Europa dall’incubo ottomano. Nel 1706 accorse in aiuto del cugino Vittorio Amedeo II, Duca di Savoia, liberando Torino dal terribile assedio dei Francesi. I due cugini, saliti a Superga per esaminare dall’ alto la situazione, fecero voto di erigervi, in caso di vittoria, la Basilica che domina Torino. Fu allora che Eugenio svolse il suo “servizio militare” in provincia di Cuneo, quando venne a verificare la sicurezza delle mura di Cherasco, città che, proprio durante l’assedio di Torino, ospitò la famiglia ducale, il Senato, l’Università e la Santa Sindone. Fu durante le trattative per la Pace di Passarowitz, nel 1718, che il caso legò il nome di Eugenio a quella che ancora oggi costituisce la colazione europea per antonomasia. Lo chef della Corte Imperiale, preparò per Eugenio, vincitore sui Turchi le cui insegne recavano la mezzaluna crescente, un dolce di quella forma impastato a fagottino: il croissant. Lo accompagnò con una nuova bevanda appena arrivata a Vienna: il caffè. Quando Padre Marco d'Aviano, frate e ministro di Francia, disse di averlo provato a Parigi e avendolo trovato un po’ forte per il suo stomaco cagionevole, lo chef provò ad allungarlo con il latte, e, con sorpresa di tutti, esclamò “Padre, adesso ha il colore del vostro saio!”. Voilà: cappuccino e croissant.

Durante il corteo di Domenica 20 ottobre, che prenderà il via da Piazzetta Totò (adiacente il Teatro Toselli) alle ore 10 dopo l'ammassamento dei partecipanti ed accompagnati dalla Fanfara Buccaresi e dal gruppo I Melannurca di Torino, si snoderà per Via Roma per raggiungere Piazza Galimberti tra musica e balli della tradizione partenopea, farà sosta, a metà percorso presso il ristorante Don Armando per degustare la colazione europea composta da cappuccino e croissant che proprio Eugenio, già Uomo di Mondo, aveva ideato.

Raggiunta la piazza, sul palco messo a disposizione dal Comune di Cuneo, verrà conferita la Targa di Uomo di Mondo dell'anno al personaggio del nostro territorio che s'è contraddistinto nel mondo intero dando onore alla nostra città e provincia aggiungendosi agli altisonanti nomi che l'anno preceduto. La scelta di quest'anno è caduta su Giuseppe Carboni, il titolare fondatore della ditta Olimac, nonché leader planetario degli spannocchiatori che, con metodi innovativi e brevettati è diventata l'eccellenza nella raccolta del mais. Al termine della cerimonia di premiazione, verrà presentata una novità mondiale assoluta che rivoluzionerà il modo di approcciarsi alla nostra città. Il Comitato scientifico, dopo studi e riflessioni durati anni, è venuto a capo di cosa caratterizza il cuneese in ogni parte del pianeta, la sua riconosciuta ed ammirata disinvoltura per la capacità di approcciarsi con intelligenza e savoir faire in ogni situazione che gli si presenta. Come diceva Totò, un grande contributo l'ha dato il servizio militare, ma una grande componente è data dall'atmosfera e dall'ossigeno che si respira nel nostro territorio. Ecco allora venire incontro agli abitanti del luogo, ma anche alle persone che vivono fuori confine e che desiderano avere anch'essi l'allure del cuneese, "l' Aria di Cuneo, l'aria dell'Uomo di Mondo". Imbottigliata in una pratica confezione tascabile e caricata con l'ossigeno reperito nei punti più caratteristici di Cuneo, come Piazza Galimberti, il Parco della Resistenza, ma soprattutto il giardino prospicente la caserma Vian, viene in soccorso all'abitante della Granda che, per un soggiorno particolarmente lungo, viene privato dell'aria di casa e vuole ristabilire la sua cuneesità. Può essere assunta in qualsiasi momento, sia da grandi che bambini senza alcuna controindicazione. Nel caso si respirasse tutta la confezione in una volta sola, potrebbe dare una momentanea sovraeccitazione che viene neutralizzata distendendosi beatamente per alcuni minuti in un prato verde. Per ricaricare la confezione occorre inoltrarsi nei confini della Granda, stappare la bottiglia e attendere alcuni minuti, possibilmente controvento. Il prodotto è assolutamente ecologico e riciclabile all'infinito. Sarà reperibile al banchetto delle vidimazioni tessere durante l'adunata, diversamente presso l'Ottica Casati in Via Goffredo Mameli, 4/Bis · Cuneo - 0171 693114

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